Condizioni molto complicate a Brezno-Osrblie, dove in una giornata ventosa e con temperature alte, ben dieci gradi sopra lo zero, si è svolta la staffetta maschile di IBU Cup. Per questo motivo la gara è stata ricca di colpi di scena dall’inizio alla fine, con tanti atleti costretti a girare. Nonostante un giro di penalità nella seconda frazione, la Germania si è imposta con il quartetto formato da Strelow, Fratzscher, Horn e Nawrath, con gli ultimi due bravissimi al poligono e sugli sci. Alle spalle dei tedeschi è giunta la Russia, che ha utilizzato appena sei ricariche e ha avuto in Suchilov uno straordinario ultimo frazionista. Terza piazza per la Norvegia, che sembrava destinata alla vittoria dopo le belle frazioni di Aleksander Fjeld Andersen e Bjøntegaard, prima del doppio giro di penalità rimediato da Bogetveit e l’ultima frazione in cui Strømsheim è stato beffato da Suchilov. Quarta un’ottima Ucraina. Per l’Italia è arrivato il settimo posto con Cappellari, Montello, Romanin e Braunhofer.
LA CRONACA
Norvegia avanti dopo la prima frazione grazie ad Aleksander Fjeld Andersen, che nonostante due ricariche ha chiuso con 11” di vantaggio sul tedesco Strelow, 13” sul russo Streltsov e 15” sul finlandese Laitinen, che a parità di ricariche hanno perso per velocità al poligono e sugli sci. Italia subito indietro con Cappellari che a sorpresa ha girato nella serie in piedi, cambiando a 48” dalla vetta. La squadra norvegese ha preso il largo in seconda frazione, sfruttando la bella prestazione al tiro di Bjøntegaard, che usando appena una ricarica ha chiuso la sua frazione con 40” di vantaggio sul russo Tomshin. In difficoltà gli altri, con Fratzscher che ha girato nella serie a terra cambiando a 57” grazie ad una bella prova in piedi e sugli sci, mentre alle sue spalle l’Ucraina è risalita a 1’05”. Montello ha cambiato al sesto posto a 1’41”, perdendo molto nella serie in piedi quando ha utilizzato tre ricariche, dopo essere risalito fino al gruppo in lotta per il podio grazie ad una bella serie a terra e un’ottima prova sugli sci.
Nella terza frazione il vento ha messo ulteriormente in difficoltà tutti gli atleti e le cose sono cambiate ancora. Il norvegese Bogetveit ha dovuto fare ben due giri di penalità, perdendo la vetta della classifica a favore di un ottimo Horn, capace di usare solo due ricariche in piedi e bravo a cambiare con 15” di vantaggio sul russo Porshnev, bravissimo al tiro ma lento sugli sci. In terza piazza un bravissimo Lesiuk che ha fatto risalire l’Ucraina insieme alla Norvegia, a 40” dalla vetta. L’Italia ha mantenuto la sesta piazza con Nicola Romanin che dopo il bel quinto posto di ieri ha girato due volte nella difficile serie in piedi. Il distacco è salito a 2’56”.
Nel primo giro dell’ultima frazione Nawrath ha fatto la differenza guadagnando 15” sul russo Suchilov e con una grande serie a terra è riuscito a incrementare il proprio vantaggio di altri dieci secondi portandolo a 41”. Alle spalle del russo è salito il norvegese Strømsheim, avvicinandosi a 7” dalla seconda piazza e guadagnandone undici sull’ucraino Tkalenko. Purtroppo per l’Italia ha girato anche Braunhofer a terra, scendendo così in settima piazza scavalcato dal francese Rivail.
Nel secondo giro il tedesco Nawrath ha incrementato il proprio vantaggio sulla coppia formata da Suchilov e Strømsheim, arrivando all’ultima serie con 52” di vantaggio. Il tedesco ha aperto male, ma non ha tremato, ha coperto velocemente i restanti quattro bersagli e con grande velocità ha utilizzato anche la ricarica regalando il successo alla Germania. Alle sue spalle sfida di tiro per il secondo posto, con Suchilov velocissimo nella sua serie senza errori ma Strømsheim bravo nonostante due ricariche a perdere solo 10” dal russo. A 1’00” dalla vetta l’ucraino Tkalenko che ha utilizzato una ricarica. Nell’ultimo giro Nawrath non ha spinto al massimo chiudendo con 26” di margine su un bravissimo Suchilov che è riuscito anche ad incrementare il proprio vantaggio su Strømsheim. Quarto Tkalenko. L’Italia ha chiuso settima a 4’31” dopo che Braunhofer è riuscito a tirar fuori un’ultima serie di altissimo livello per precisione e velocità.