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Biathlon , Coppa del Mondo

Biathlon: L’individuale è di Marketa Davidova! Öberg e Tandrevold sul podio, Wierer nona: è coppa!

E’ Marketa Davidova la nuova campionessa mondiale della 15km individuale. La ventiquattrenne ceca cresciuta sulle sponde del fiume Neisse si è inventata la miglior prestazione della carriera nel format, proprio sulle nevi che due anni abbondanti or sono le avevano regalato il primo podio della carriera, sempre nell’individuale.
Nessun errore al tiro ed una prestazione solida sugli sci (sesto tempo assoluto) hanno consentito alla promettente ceca di cogliere il secondo successo della carriera ma soprattutto di mettersi al collo la prima medaglia personale ai Mondiali che va a fare il paio con il bronzo raccolto dodici mesi fa ad Anterselva nella staffetta mista. Per la Repubblica Ceca è un ritorno sul trono iridato quattro anni dopo la vittoria nella sprint di Gabriela Koukalova.
Sul traguardo Davidova ha difeso 27"9 di margine nei confronti della svedese Hanna Öberg (0-0-1-0) che dopo le difficoltà nelle gare del fine settimana ha ritrovato lo smalto apparentemente smarrito e mancato l’appuntamento con l’oro (già conquistato sul palcoscenico olimpico coreano del 2018) solo per l’errore commesso nella terza sessione di tiro.
Un errore al poligono anche per Ingrid Tandrevold (0-1-0-0) che ha saputo sostituire in prima fila le big norvegesi con un terzo posto che, per dirla con le sue parole, "vale un successo": il distacco di 1’04 dalla testa fa scendere dal podio l’austriaca Lisa Hauser, in linea per la vittoria fino al poligono conclusivo ma incappata negli unici due errori di giornata sui due bersagli finali. 
Una medaglia di legno che brucia (0-0-0-2 e +1’57 per lei) ma che permette alla tirolese di Kitzbühel di mettere le mani sulla prima coppetta di specialità, in coabitazione con una Dorothea Wierer oggi nona per via dell’errore commesso in ciascuno dei due poligoni della seconda parte di gara (0-0-1-1). Con lo scarto a disposizione in questa stagione anomala, il cammino delle due è stato il medesimo: Doro vincente a Kontiolahti e quarta ad Anterselva; Hauser vincente ad Anterselva e quarta a Pokljuka. Inutile ma significativo dire che lo scarto va a tutto vantaggio di Hauser, 38ima al debutto stagionale. Ma tant’è.
Il concretizzarsi della coppetta di specialità (la quarta della carriera in totale) permette a Wierer di digerire meglio il nono posto finale e la mancata difesa del titolo iridato di Anterselva. Per quanto visto oggi, a Dorothea sarebbe servito lo zero per salire sul podio mentre per l’oro – di fronte a questa Davidova – ci sarebbe stato ben poco da fare. Con i se e con i ma non si fa nulla ed è sempre meglio fare riferimento alla realtà di una gara che ha visto Wierer piuttosto positiva sugli sci (17° tempo: un minuto di divario da Eckhoff su 15km ci sta) ed accorta più del solito al tiro, dove si è presa più tempo nel tentativo (vano, a posteriori) di uscire senza errori. Manca ancora un po’ di forza e stabilità sulle gambe, ma il trend può dirsi positivo dopo la partenza iridata e la detentrice delle due ultime coppe del mondo sembra destinata a stare ancora meglio domenica, nella mass start finale.
Tra Hauser e Wierer si sono quindi inserite la russa Svetlana Mironova (0-0-1-1 a 2’05), la svizzera Selina Gasparin (1-0-0-1 a 2’09), la tedesca Franziska Preuss (0-1-0-1 a 2’14) e l’altra – sorprendente – elvetica Irene Cadurisch (0-0-0-1, +2’15), in linea per il podio fino all’ultimo poligono.
Scorrendo la classifica, ventesimo posto per Marte Røiseland (0-0-1-2) seguita a poca distanza da Tiril Eckhoff (1-1-2-0, 23ima) mentre in casa Italia si registra la terza prova a punti per una convincente Michela Carrara (1-1-0-0) che si è conquistata il trentunesimo posto finale. Ancora quattro errori invece nel referto di Lisa Vittozzi (2-1-1-0) che non è riuscita ad andare oltre il 38° posto, con Federica Sanfilippo ottantetreesima (2-1-3-2) seguita da Irene Lardschneider (2-2-0-2).

La classifica finale
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