Ha onorato al massimo quel pettorale color oro che indossava come campionessa del format. Dorothea Wierer ha chiuso al quarto posto la pursuit iridata di Pokljuka concludendo alle spalle di Eckhoff, Hauser e Anais Chevalier-Bouchet. Una gara affrontata con grinta e coraggio in pista, ma anche tanta intelligenza al poligono, nel quale l’azzurra ha preferito soprattutto coprire i bersagli e non sbagliare, senza preoccuparsi dei tempi di rilascio.
Il podio è rimasto distante 12”, ma l’azzurra ha ben poco da recriminare se non con la malasorte che sotto forma di un brutto raffreddore non le ha permesso di arrivare nella miglior condizione al Mondiale. La prestazione di oggi sicuramente lascia però in Wierer maggiori certezze rispetto a quelle che aveva fino a ieri, una cosa certamente molto confortante in vista dell’individuale di martedì.
Al termine della gara l’azzurra ha parlato a Fondo Italia, tornando sulle difficoltà avute nella sprint e spiegando però di aver voluto in qualche modo rischiare oggi, sapendo che le cose sarebbero anche potute andare in modo diverso. «Sono contenta per la gara di oggi. Mi dispiace solo essermi ammalata alla vigilia di questo Mondiale perché ciò mi ha penalizzato anche ieri nella sprint, quando mi sono sentita improvvisamente vuota a metà dell’ultimo giro. Mi sembrava come se si fosse d’improvviso spenta la macchina. Il tutto è dovuto ancora a quel forte raffreddore e mal di gola che sembrava una cosa di poco conto ed invece ha preso di brutto soprattutto me, Hofer e Sanfilippo. Si vedeva che la condizione sugli sci non era la solita. Oggi le cose sono andate un po’ meglio. Ovviamente ho rischiato sin dall’inizio, ben sapendo che sarei potuta scoppiare da un momento all’altro, visto quanto accaduto ieri. Per questo sapevo di non poter programmare la mia gara e ho rischiato».
Le sensazioni sono state ben diverse per l’azzurra: «Fortunatamente oggi sono riuscita a fare una gara abbastanza regolare sugli sci, a gestirla meglio. Sono contenta di non aver nuovamente avuto la brutta sensazione di ieri, quando mi sono sentita improvvisamente vuota. Oggi per me era anche molto importante fare quattro zero. Ho deciso di curare bene i colpi, ho sparato con tempi più alti per prendere i bersagli. Penso che alla fine questo quarto posto per me valga tanto, mi prendo le cose buone di questa gara e spero di riprendermi ancora un po’ in vista dell’individuale che sarà molto importante. Poi vedremo quanta forza ed energia mi saranno costate queste gare affrontate non nella miglior condizione».