È un bellissimo back to back quello realizzato dall’Italia a Vuokatti. Dopo la medaglia di bronzo conquistata lo scorso anno ad Oberwiesenthal, infatti, la staffetta juniores maschile dell’Italia è riuscita a ripetersi un anno dopo. Nel 2020 in Germania furono Michele Gasperi, Davide Graz, Giovanni Ticcò e Francesco Manzoni a conquistare il bronzo, grazie al clamoroso rientro finale di quest’ultimo che stampò lo svizzero Grond in volata. Quest’anno sono Fabio Longo, Alessandro Chiocchetti, Luca Sclisizzo ed Elia Barp, il quale come Manzoni sembrava staccato in salita ed invece con un grande finale è tornato sotto e ha battuto in volata il russo Volkov, che aveva anche provato ad ostacolarlo.
Tanta la gioia del team azzurro che rappresenta praticamente tutti i corpi sportivi: Longo è infatti tesserato Fiamme Oro, Sclisizzo è arruolato dell’Esercito, Chiocchetti e Barp sono neo arruolati delle Fiamme Gialle, mentre alla guida della squadra c’è Luciano Cardini, del Centro Sportivo Carabinieri, che dopo aver guidato benissimo negli anni scorsi gli Under 23, quest’anno è passato agli Under 20 mostrando ancora una volta di saper lavorare molto bene.
Al termine della gara Fondo Italia ha raccolto le dichiarazioni e le emozioni dei quattro azzurri protagonisti di questo bellissimo risultato. Eccoli, in ordine di frazione.
Fabio Longo (Fiamme Oro)
«È stata una bella gara. Nella mia prima frazione siamo partiti abbastanza abbottonati, per poi accelerare i ritmi nella seconda metà dei 5 km per per fare selezione. Ho tenuto abbastanza bene il primo gruppetto e con esso ho dato il cambio. Sono soddisfatto».
Alessandro Chiocchetti (Fiamme Gialle)
«Ho ricevuto il cambio dal mio compagno in ottima posizione e ho capito fin da subito che si poteva fare bene. Ci tengo a ringraziare gli skiman perché oggi avevo ai piedi degli sci fenomenali. Sicuramente è anche grazie ai materiali che siamo riusciti a fare questa bellissima prestazione».
Luca Sclisizzo (Esercito)
«Anch’io ho ricevuto il cambio dal mio compagno in un’ottima posizione e mi sono trovato in un buon trenino con Russia e Finlandia. Ho cercato di restare lì senza perdere posizioni, secondi e metri. Questo è sicuramente un risultato che mostra quanto il movimento stia bene ed il buonissimo lavoro fatto da tutto il team sia oggi che nel corso di tutta la preparazione»
Elia Barp (Fiamme Gialle)
«Ho iniziato la mia frazione che eravamo in piena lotta per le medaglie, appena dietro alla Germania. Eravamo messi bene e ho fatto due giri a tutta. Sull’ultima salita ho perso qualche metro dal finlandese che era secondo ed il russo terzo ma ho scollinato bene e preso velocità. Mi sono trovato quindi allo sprint con Volkov per il bronzo, lui mi ha stretto un po’ ma alla fine l’abbiamo spuntata noi. Sono felice e va bene così. Però devo lavorare un po’ sulla spaccate (ride, ndr)».
Effettivamente in spaccata Barp ha rischiato di farsi beffare di un soffio dal russo, ma alla fine ha avuto la meglio nonostante l’evidente tentativo di ostacolarlo da parte di Volkov, che i giudici non hanno però sanzionato. Ricordiamo che l’oro è andato alla Norvegia davanti alla Finlandia.
Il veneto delle Fiamme Gialle ha anche parlato all’ufficio stampa del suo corpo sportivo, dichiarazioni raccolte da Gianni Boninsegna e gentilmente concesse a Fondo Italia: «Va molto bene, siamo arrivati terzi. I miei compagni hanno fatto un lavoro straordinario. Insieme ad un altro atleta sono partito di poco dietro al secondo e al terzo, poi li abbiamo ripresi e abbiamo staccato il tedesco, così siamo rimasti in tre a giocarci le altre due medaglie. Sull’ultima salita ho perso qualcosa, ma ho scollinato bene e sono arrivato sul rettilineo finale assieme al russo. Alla fine ce l’abbiamo fatta e siamo giunti terzi per un nulla, ma avanti e questo era l’importante. Sono contento di come mi sto comportando in questo Mondiale, anche ieri stavo bene e ho fatto una bella gara».