Tiril Eckhoff ha conquistato a Pokljuka il secondo titolo iridato in carriera nella sprint, dopo il trionfo sulle nevi di Oslo di cinque anni fa. La norvegese ha saputo leggere al meglio il vento di Pokljuka e senza incorrere in errori al tiro ha potuto alzare la voce per conquistare il secondo oro della rassegna continentale slovena, dopo il successo nella staffetta mista inaugurale.
Praticamente sempre al comando delle operazioni, la trentenne norvegese ha potuto così festeggiare il quarto successo consecutivo nelle sprint in stagione, con un margine di 12" sulla straordinaria francese Anais Chevalier (0+1) che nonostante l’errore al tiro e grazie al miglior tempo di giornata sugli sci è riuscita a riscattare nel migliore dei modi la debacle che tre giorni fa nella staffetta mista era costata quasi certamente un posto sul podio al team transalpino. Una prova di grande caratura per la transalpina che ha saputo spuntarla nel testa a testa virtuale con la bielorussa Hanna Sola (0+0, +14"4), eccellente sorpresa di giornata con un terzo posto che le vale il bronzo iridato ed il debutto assoluto sul podio di un evento di primo livello. Per lei nessun giro di penalità, tornata che invece è costata il posto sotto i riflettori ad una Denise Hermann (0+1, +22"3) in netto crescendo di condizione e di fiducia al poligono.
Sicurezza che pare aver ritrovato anche Lisa Vittozzi, brillante quinta. La carabiniera sappadina ha sparato con il 100%, accompagnando un solido e veloce poligono a terra ad una più complicata sessione di tiro in piedi, complice la caduta del caricatore al momento dell’inserimento nella carabina. Facile conteggiare una dozzina abbondante di secondi il tempo perso dall’azzurra per rimettersi in posizione di tiro e da sottolineare è la capacità di ritrovare concentrazione e tranquillità dopo l’inconveniente. Tutto questo ha portato Vittozzi a pagare "solo" 37"5 da Eckhoff: un trampolino di lancio davvero interessante in vista dell’inseguimento di domani.
Marte Røiseland (0+2), Lena Häcki (1+0) e Franziska Preuss (0+1) completano la top8 di giornata, piazzamento mancato dalla svedese Hanna Öberg (0+1), decima ed apparsa in difficoltà nel finale.
Un errore in ciascuna sessione di tiro è costato un ritardo piuttosto corposo a Dorothea Wierer (incredibilmente ignorata dalla regia per l’intera competizione), giusta sul traguardo piuttosto affaticata e con un gap di 1’21"9 nei confronti di Eckhoff per il sedicesimo posto finale. La vincitrice delle ultime due coppe del mondo non è in piena salute, ma il risultato e la fatica odierni rischiano di rendere oltremodo in salita la pursuit di domani. In ogni caso sarà in buona compagnia con Tandrevold, Elvira Öberg, Justine Braisaz e Julia Simon appena alle sue spalle.
E poco dietro alla campionessa altoatesina, brillano le altre due azzurre Michela Carrara (1+0) ed Irene Lardschneider (0+0) che scalano la classifica come noi mai: la valdostana dopo l’errore a terra ha compiuto un’eccellente seconda parte di gara che l’ha condotta per la prima volta in carriera al 23° posto, con un ritardo di 1’28"6. E discorso del tutto analogo per la sudtirolese che la segue in classifica (24ima a 1’31") dopo un percorso netto al poligono: un segnale davvero importante per le giovani azzurre che hanno saputo trovare le migliori prestazioni della carriera proprio sul palcoscenico iridato, dopo le difficoltà – di diversa natura – attraversate in stagione. Non altrettanto bene invece Federica Sanfilippo, appesantita da quattro errori e non qualificata per l’inseguimento.
Da segnalare tra le altre cose il rientro in 13ima posizione della slovacca Paulina Fialkova (1+0) rientrata dopo le difficoltà da Covid-19 che l’hanno appesantita per l’intera prima parte di stagione.
A breve la classifica completa
Biathlon: Tiril Eckhoff regina della sprint! Argento Chevalier, poi sorpresa Sola. Lisa Vittozzi quinta!
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