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Combinata, Mondiali Juniores – La gioia del quartetto azzurro: “Noi italiani in queste gare tiriamo sempre fuori il 110%”

Dalla combinata nordica è arrivata la prima medaglia italiana ai Mondiali Juniores di sci nordico. A Lahti la staffetta mista composta da Iacopo Bortolas, Annika Sieff, Daniela Dejori e Domenico Mariotti ha conquistato uno splendido bronzo al termine di una gara da batticuore, imponendosi nella sfida contro la squadra tedesca, che è andata avanti praticamente per tutto l’inseguimento.

Un risultato che conferma l’ottimo lavoro che si sta facendo nel settore giovanile azzurro, guardando con fiducia al prossimo futuro ma soprattutto ai Giochi Olimpici del 2026, quando ci si augura che nel programma possa essere inserita anche la combinata femminile. Il bronzo odierno è stato accolto con grande gioia da tutta la squadra. Atleti, skiman e tecnici italiani, con i loro giacconi gialli o verdi, saltavano ovunque mentre sul rettilineo finale Domenico Mariotti staccava definitivamente il tedesco Sommerfeldt regalando una medaglia che tutta la squadra ha ampiamente meritato, in quanto i quattro azzurri hanno tutti dato il massimo, esprimendosi sui loro massimi livelli anche nel fondo.

Molto bravo è stato Iacopo Bortolas, che si è confermato nel salto ma si è dimostrato competitivo anche nel fondo riuscendo a restare in contatto con il tedesco Frank. Tanta la soddisfazione manifestata a Fondo Italia dall’atleta delle Fiamme Gialle cresciuto nell’US Dolomitica: «Insieme ai miei compagni abbiamo vinto questo bellissimo bronzo. Tutti siamo soddisfatti di quanto abbiamo fatto individualmente e come team. Già in mattinata, sul trampolino avevamo fatto vedere delle buone cose, ma sugli sci abbiamo veramente dato tutto. Ringrazio tantissimo i nostri tecnici e gli skiman, perché oggi avevamo degli sci veramente top. Adesso ci godiamo questa bellissima medaglia, poi però sarà subito il momento di ritrovare concentrazione e focalizzarci sulle prossime gare».

 n seconda frazione Annika Sieff doveva vedersela con avversarie molto competitive sugli sci. La trentina delle Fiamme Oro, cresciuta nell’US Lavazè Varena, era rimasta delusa dalla sua prestazione sugli sci stretti nell’inseguimento della gara individuale, ma oggi le cose sono andate in modo totalmente opposto, con l’azzurra molto brava a staccare le sue avversarie nella parte conclusiva della gara: «Questa mattina eravamo tutti molto carichi per questa gara – ha affermato Sieff a Fondo Italiaeravamo consapevoli di poter fare bene, anche perché si sa che noi italiani nelle gare di squadra riusciamo sempre a tirare fuori il 110% di quello che abbiamo. Per quanto mi riguarda, sono contenta della mia gara. Purtroppo nell’individuale non sono riuscita a dare il meglio di me in pista, ma posso dire di essermi riscattata oggi con una gara solida sia al trampolino che sugli sci stretti. Sono molto felice anche del lavoro dei miei compagni perché senza di loro tutto questo non sarebbe stato possibile. Sono contenta, penso che lo abbiamo meritato e finalmente è arrivato anche questo podio».

Sulla stessa lunghezza d’onda anche Daniela Dejori (Sci Club Gardena), che ha staccato di 20” la pericolosa giapponese Miyazaki ed è riuscita a tenere alle sue spalle un’ottima Gerboth: «Questa mattina alle 7, appena ci siamo svegliate io e la mia compagna di stanza Annika eravamo stra motivate. Siamo uscite dalla stanza e parlavamo tanto della gara. Io ero preoccupata soprattutto di fare un bel salto, perché è un po’ il mio punto debole, ho sempre la paura di non saltare abbastanza lungo. Poi, dopo il salto di prova eravamo tutti fiduciosi perché eravamo andati bene e ci siamo detti che avremmo potuto fare una bella gara. Personalmente sono soddisfatta del mio salto di gara perché, anche se c’è ancora molto da migliorare, è stato per me il migliore in queste giornate. Dopo la fase di salto eravamo in quarta posizione, che consideravamo già buona. Sapevamo di potercela giocare con i giapponesi ed anche che i tedeschi sarebbero venuti a prenderci. Abbiamo parlato tanto della tattica da utilizzare ed eravamo consapevoli che sull’ultima salita se non fossimo riusciti a staccare i nostri avversari diretti, allora avremmo fatto bene ad affrontare la discesa conclusiva alle loro spalle per poter sfruttare la scia, prendere velocità e superarli. Questo era il piano e Domenico l’ha eseguito alla perfezione, superando il tedesco e regalandoci il bronzo. Sono contenta anche della mia gara di fondo, che è stata durissima perché in 2,5 km si doveva andare assolutamente a tutta. Insomma la trovo più faticosa rispetto a fare due giri. Il finale? Quando abbiamo capito che Domenico stava vincendo lo sprint, siamo usciti fuori di noi, eravamo tutti così contenti, una gioia indescrivibile. Ancora non ci credo».

Come ha già anticipato Dejori, l’ultimo frazionista azzurro è stato tatticamente perfetto, restando alle spalle del tedesco al termine dell’ultima salita e prendendone così la scia in discesa per entrare nello stadio al doppio della velocità e regalare all’Italia questa splendida medaglia di bronzo: «Sono molto soddisfatto ed emozionato – ha affermato Domenico Mariotti, atleta del Monte Giner tesserato delle Fiamme Oro, a Fondo Italia – Iacopo Annika e Daniela hanno fatto un grande lavoro, tutti hanno dato il massimo. Soprattutto nello sci di fondo abbiamo gestito bene tutte le frazioni. Da ultimo frazionista avevo un po’ di pressione addosso perché eravamo in lotta per la medaglia, ma è andata bene e ho gestito la gara in modo ottimale, riuscendo a battere il redesco allo sprint finale. Sicuramente è stato un bellissimo lavoro di squadra. Ci tengo a ringraziare gli skiman per gli ottimi sci, i compagni di squadra e gli allenatori».

Infine Daniela Dejori ed Annika Sieff hanno voluto dedicare questo bellissimo bronzo a Veronica Gianmoena, che si è infortunata alla clavicola martedì scorso e non potrà così partecipare al Mondiale di Oberstdorf. Una brutta tegola per il team Italia, come confermano le parole delle due giovani azzurre molto legate alla loro compagna di squadra più esperta, anche se appena venticinquenne: «Dopo la gara il nostro pensiero è andato alla Vero, che si è fatta male proprio nel momento sbagliato. Nel nostro gruppo era proprio lei la più entusiasta in vista del Mondiale di Oberstdorf. Abbiamo pensato a lei soprattutto oggi perché ci dà sempre l’ultima spinta per riuscire a saltare più lungo, cosa che nelle gare lei riesce a fare sempre. Siamo sicure che con tutto il suo cuore e con la testa, Veronica fosse con noi durante la gara. Ci ha anche scritto dopo la gara, ammettendo di essersi emozionata e dicendoci che era stato bellissimo guardare la nostra gara e vederci così felici per questo terzo posto. La aspettiamo».

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