Ormai non esiste un weekend senza polemica o rischieste di squalifiche. Ancora una voleta le accuse pesanti arrivano dalla Norvegia, compatta domenica contro Linn Svahn, colpevole secondo i media norvegesi di aver tagliato la strada a Lotta Udnes Weng penalizzandola nei quarti di finale. Un cambio di binario improvviso che ha penalizzato la norvegese e che secondo molti avrebbe meritato addirittura una squalifica.
Lotta Udnes Weng era una furia dopo la gara: «Sono arrabbiata (abbiamo edulcorato, ndr), non capisco come sia possibile comportarsi così» ha affermato a NRK. Sull’Expressen ha poi aggiunto: «A mio avviso mi ha chiaramente ostacolata, ma la giuria non sembra essere d’accordo. Penso che sia molto strano. Ha soltanto rovinato la mia gara, una cosa inutile perché avrebbe comunque vinto la batteria».
I media norvegesi si sono scatenati contro la svedese. Petter Skinstad, commentatore di TV2, ha scritto «Svahn doveva essere retrocessa all’ultimo posto dopo aver rovinato la gara per Lotta Udnes Weng». Pensiero simile su NRK per Torgeir Björn: «Avrebbero dovuto retrocederla all’ultimo posto, ma non osano farlo contro Linn Svahn in casa».
La svedese si è difesa sull’Expressen, convinta di non aver fatto nulla di male: «Lotta Udnes Weng ha tutto il diritto di essere arrabbiata, non è mai divertente quando credi che qualcosa di esterno abbia disturbato quello che volevi fare. Ma non volevo assolutamente ostacolarla, mi sono spostata perché preferivo l’altro binario. Non ci sono stati incidenti per quanto ne so. Non ho ricevuto warning, né cartellino giallo od altro. Non sembra esserci nulla. Esperti ed ex sciatori non sono la giuria, come sembra in questo momento».
A NRK, Linn Svahn ha anche risposto a chi ha affermato che non l’avrebbero squalificata perché si gareggiava in Svezia: «No, spero proprio di no, perché se avessi meritato la squalifica, allora avrebbero dovuto squalificarmi. Semplicemente credo che quanto accaduto non fosse sufficiente per una squalifica».
Dopo la gara il dt della nazionale norvegese, Espen Bjervig è andato dalla giuria e ha avuto un incontro di quindici minuti nel quale ha discusso dell’atteggiamento di Svahn, ma i giudici non hanno cambiato opinione. «Sono stato costretto ad accettarlo – ha affermato Bjervig a SportExpressen – secondo me Svahn si è spostata in un modo innaturale. Penso che la giuria dovrebbe intervenire in questi casi, perché vedo una tendenza che porta gli atleti a comportarsi sempre più spesso in questo modo. La giuria concorda sul fatto che Linn abbia toccato Lotta, ma crede che ne avesse il diritto.Speriamo in gare più pulite in futuro».
Pierre Mignerey è rimasto sorpreso dalle critiche: «C’è stato un contatto tra le atlete, ma secondo noi Linn non ha fatto niente di male e quindi non è stata nemmeno punita».
Le polemiche norvegesi sembrano più tattiche per mettere un po’ di pressione a Svahn ed ai giudici in vista del Mondiale di Oberstdorf, anche perché domenica si sono viste cose ben peggiori non punite o al massimo punite con un verbal warning.