Ha sofferto in qualificazione, chiudendo al 28° posto e passando il taglio per appena due decimi di secondo. Nelle batterie, però, Lucia Scardoni è riuscita ad ottenere il massimo possibile, riuscendo a raggiungere la semifinale grazie a un rettilineo finale tutto cuore nel quale è riuscita a recuperare e battere Gimmler in spaccata.
«Sono contenta del risultato ottenuto, soprattutto se tengo in considerazione la qualificazione – ha affermato la veneta delle Fiamme Gialle a Fondo Italia – nella quale devo essere onesta, sono riuscita a passare per poco, appena 20 centesimi in più ed ero fuori. Sono stata fortunata. In vista del Mondiale dovrò un po’ migliorare nella qualificazione, perché per poco sono rimasta dentro ma potevo essere fuori. Nei quarti stavo meglio. In qualificazione non ho avuto brutte sensazioni, ma mi sembrava di non riuscire ad esprimermi completamente. Sto bene ma non sono ancora al top della forma, mi manca ancora qualcosina per essere più performante e brillante».
Scardoni è stata molto soddisfatta della sua successiva qualificazione da lucky loser: «Sono contenta di quanto ho fatto nella batteria dei quarti di finale, perché è stata molto tirata. Ho notato che faccio sempre fatica a partire forte, come è accaduto anche oggi quando le altre che hanno subito imposto un ritmo alto. Strada facendo, però, mi riprendo e vado bene. Nel rettilineo finale ho affiancato Gimmler e grazie alla spaccata sono riuscita a prendermi il posto per la semifinale».
In semifinale la veneta non è riuscita poi a lottare per superare il turno conto avversarie del calibro di Svahn, Tiril Udnes Weng, Dyvik, Diggins ed anche l’ottima finlandese Joensuu. «Sono onesta, non sono stata una grande aversaria per le altre, sono rimasta sempre nelle retrovie. Ho dato tutto, ma di più non ne avevo. Sicuramente manca ancora qualcosa per essere al top della forma ed essere competitiva».
Il bilancio è positivo: «Arrivare in semifinale oggi era veramente difficile. Visto anche il tempo di qualificazione, c’erano ben otto svedesi nelle trenta, tutte in forma per prendersi il posto al Mondiale. Sapevo che avrei faticato a qualificarmi. Sono quindi contenta di quanto ho fatto, anche se mi sarebbe piaciuto essere più competitiva in semifinale ed essermela giocata meglio. Mancano ancora una ventina di giorni prima dei Mondiali, c’è ancora tempo per migliorare la forma».