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Biathlon , Combinata , Salto , Sci di fondo

Dietrofront del governo norvegese, frontiere chiuse e nessuna eccezione agli atleti; una mazzata per gli sport invernali?

A meno di una settimana di distanza dalla decisione di concedere un’eccezione agli atleti stranieri impegnati in competizioni internazionali con sede in Norvegia, il governo norvegese è tornato sui propri passi, annunciando nella serata di mercoledì che nessun atleta straniero sarà ammesso senza quarantena.
Quando venerdì scorso il Ministro della Cultura, Abid Raja, non aveva accolto le raccomandazioni della Direzione della Sanità, aprendo all’ingresso degli atleti stranieri senza obblighi di quarantena, la FIS aveva immediatamente annunciato che nel fine settimana dal 12 al 14 febbraio Lillehammer avrebbe ospitato le competizioni di salto femminile e combinata nordica maschile e femminile. L’IBU ha quindi immediatamente confermato le finali del biathlon e la FIS le competizioni di fondo ad Oslo più, proprio mercoledì, le finali di Lillehammer. A dare una mazzata alle nuove convinzioni della FIS ci ha pensato la conferenza stampa del Primo Ministro norvegese Erna Solberg, che ha annunciato nuove pesantissime misure per contenere il virus, dopo i dati preoccupanti degli ultimi giorni.La Norvegia ha deciso di chiudere le proprie frontiere: «Vediamo che il virus mutato si è diffuso in modo significativo in molti paesi che non hanno monitorato la sua diffusione come abbiamo fatto noi» ha affermato Solberg. Poche le eccezioni concesse, ma non agli sportivi, come chiarito a NTB: «Non è previsto che personalità culturali, atleti o altri siano esentati da queste regole».
Queste misure entreranno in vigore dalla mezzanotte di venerdì e verranno rivalutate tra due settimane. A questo punto è segnato il destino del weekend di Lillehammer del 12-14 febbraio: «Abbiamo appena ricevuto il messaggio – ha affermato Erik Røste, presidente della Federazione Norvegese di Sci – noi, come tutti gli altri, dobbiamo attenerci a ciò che decide il governo. Nello specifico, questo significa che il weekend di Coppa del Mondo a Lillehammer verrà annullato».
A questo punto, però, visto il dietrofront del governo norvegese e la possibilità che tutto cambi ad una tale velocità, forse FIS ed IBU farebbero bene a ragionare sulle ben trenta competizioni in programma in Norvegia nel mese di marzo. Sarebbe probabilmente il caso di cancellarle immediatamente, senza rischiare di restare spiazzati all’ultimo momento con il cerino in mano. Sicuramente il Governo Norvegese ha preso la decisione migliore oggi, tutelando la salute dei propri cittadini, quindi non la contestiamo. Ma crediamo che a questo punto avrebbe fatto meglio ad ascoltare la Direzione della Sanità già venerdì scorso, anziché concedere eccezioni agli atleti e spingere così le federazioni internazionali ad organizzare delle competizioni che a questo punto o non si svolgeranno (Lillehammer a febbraio) oppure sono a serio rischio (tutte le gare di marzo). La Direzione della Sanità aveva ben chiara la situazione e forse andava ascoltata, anziché creare un danno a tutti.
Ovviamente considerazioni che facciamo augurandoci che da qui a fine marzo si possa continuare a gareggiare con una certa regolarità, vorrebbe dire avere la situazione dei contagi sotto controllo.

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