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Biathlon , Coppa del Mondo

Biathlon – Di nuovo Anterselva: al giro di boa, in tre per la Coppa, ma il bello deve ancora arrivare

Tre in ventinove punti. Marte Røiseland guarda ancora tutte dall’alto con 579 punti, 19 in più della compagna/rivale Tiril Eckhoff (560) con Hanna Öberg (550) riavvicinatasi ed ora in scia alle due norvegesi. Con metà della stagione in archivio, sembra che i giochi per la vittoria della Coppa del Mondo generale siano destinati a coinvolgere queste tre diverse biatlete. Ognuno può avere la propria favorita: Eckhoff mette sul piatto il talento e la superiorità sugli sci, talvolta (o spesso?) incrinati dalla fallosità al tiro; Røiseland è quella con i voti medi maggiori di tutte e non ha apparentemente punti deboli se non i dubbi legati alla tenuta fisica sulla lunga distanza, passato alla mano; Öberg al tiro rende meglio del trio (anche se il 92% a terra di Røiseland è tanta roba) ma allo stesso tempo talvolta propone passaggi a vuoto, forse dettati da cedimenti nervosi più che fisici.
Difficile per le altre rifarsi sotto: Dorothea Wierer è la prima inseguitrice del terzetto di leader, ma i 137 punti di ritardo dalla testa ed un gioco degli scarti che solo di rado l’avvantaggia non parlano di certo a suo favore per una rimonta decisamente difficile. Certo, va detto che manca ancora metà stagione e che l’anno passato proprio la rassegna iridata seppe dare un preciso indirizzo al finale di stagione, grazie alle magistrali prove di Wierer (Røiseland era fuori dai giochi per le tappe saltate in precedenza) e al ritorno sulla scena di una Ekchoff pasticciona. Uno spartito che tra febbraio e marzo potrebbe ripetersi, magari con altre interpreti: Anterselva ma sopratutto tra Pokljuka e le tre tappe ravvicinate di marzo (doppia Nove Mesto e Oslo, al momento…) si deciderà tutto e non è difficile ipotizzare un finale allo sprint, come nel convulso marzo passato.
Intanto però si arriva ad Anterselva. Solo undici mesi fa la Südtirol Arena ospitava gli ultimi abbracci di gioia, abbracci di esultanza per la messe di medaglie raccolta da Dorothea Wierer (e dalla staffetta mista), abbracci ignari di quanto sarebbe successo (e stava già succedendo) nei giorni successivi.
Ieri la "bolla" del biathlon è tornata sulle sponde del lago per ritrovare confidenza con il tracciato più suggestivo della stagione, in una vallata abbracciata da un inverno vero, freddissimo ma che sa scaldare il cuore per la selvaggia bellezza che regala da queste parti. A maggior ragione nel silenzio e negli spazi lasciati liberi dall’assenza della folla festante. 
Impossibile per la mente non tornare a quanto succedeva a febbraio, a maggior ragione se il calendario della tappa 2021 si apre proprio con l’individuale femminile, gara in cui la regina di casa è campionessa iridata, nonchè vincitrice dell’atto inaugurale della stagione. Ma attenzione.
"Spesso le aspettative falliscono e spesso quando sono più promettenti" scriveva William Shakespeare. Adattando ai giorni nostri, meglio provare – a fatica e a malincuore – a non pensare a quello che è stato e guardare ad una tappa da gustare e che potrebbe davvero regalare nuove pagine di grande spettacolo. Tanto è cambiato, rispetto a febbraio: in primo luogo la condizione fisica di Wierer (e non solo), quindi il contesto. Forse l’individuale resta la gara in cui Doro ha oggi più chance di vittoria visto il peso degli errori, ma servirà la massima precisione e soprattutto il motore dovrà essere a pieni giri, come quasi mai è sin qui avvenuto. I motivi li sappiamo.
Se Anterselva l’anno scorso doveva essere ed è stato l’apice dell’inverno, oggi rappresenta la tappa ideale per rifinire alcuni dettagli in vista di Pokljuka: volendo guardare indietro di dodici mesi, a località invertite, in questi giorni l’individuale slovena vide Wierer sprofondare con 4 errori in piedi.
Poi sappiamo come è andata ai Mondiali.

Riassumendo: i pensieri di Coppa sono lontani; Pokljuka è quasi dietro l’angolo e non resta che godersi al meglio queste tre gare casalinghe, per poi pensare lavorare sulla rifinitura. E magari sfruttare queste giornate per capire se i segnali di crescita di Denise Herrmann siano davvero tali, per tastare il polso alle giovani (Elvira Öberg, Dzinara Alimbekava) che dopo un inizio rampante sembrano faticare un po’ di più e per tenere d’occhio una Lisa Hauser sorretta dalla miglior condizione di sempre e da tanta fiducia e consapevolezza.
E poi per ritrovare il resto del gruppo italiano. Con Irene Lardschneider ai box (forse aver avuto qualche segnale preciso dei motivi della non condizione avrebbe limitato alcune critiche…), il team azzurro ad Anterselva conterà di una Lisa Vittozzi sempre alle prese con i fantasmi dell’incostanza, della confermata Federica Sanfilippo e delle rientranti Michela Carrara e Nicole Gontier che nel fine settimana passato in IBU Cup hanno messo in evidenza una buona condizione fisica, pur non sempre sostenuta dalla precisione. Ma a pochi giorni dalla rassegna iridate è naturale e doveroso rivederle sul palcoscenico maggiore, perchè il momento delle scelte si avvicina e – stranamente – in campo femminile saranno più difficili di quanto avviene invece nel più convincente team maschile.
Sarà quindi un’Anterselva da godere. Un’Anterselva diversa, ma ugualmente affascinante: sa ci sarà da gioire, lo faremo a distanza. Ma sarà bello lo stesso.

Il programma femminile della tappa di Anterselva
Giovedì 21 gennaio, 14:15 – Individuale Femminile
Sabato 23 gennaio, 13:10 – Mass Start Femminile
Domenica 24 gennaio, 12:45 – Staffetta Femminile

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