Sjur Røthe ha deciso, andrà comunque al Mondiale anche se questo potrebbe costargli la rinuncia ad uno dei momenti più belli nella vita di ogni persona, assistere alla nascita del figlio. Alcuni mesi fa il fondista norvegese, campione del mondo in carica nel format skiathlon, aveva confessato di essere in dubbio per il Mondiale di Oberstdorf in quanto la sua compagna, Siv Emilie Løvvold, dovrebbe terminare la propria gravidanza il prossimo 7 marzo, proprio nel giorno della 50km che chiuderà il Mondiale tedesco.
Una situazione difficile per Røthe, in quanto se il bambino dovesse nascere prima, lui sarebbe ad Oberstdorf per il Mondiale, ma se la compagna dovesse dare alla luce il figlio nella settimana successiva all’evento iridato, Røthe sarebbe comunque in quarantena essendo di ritorno dalla Germania. La coppia ne ha parlato moltissimo in questi mesi arrivando poi alla conclusione che la cosa più giusta sia di prendere parte al Mondiale nella speranza di poter anche assistere alla nascita del figlio.
«Al momento sembra proprio che andrò al Mondiale – ha affermato Røthe a VG – se dovesse partorire nel corso dei Mondiali, allora non potrò assistere alla nascita, secondo il nostro piano attuale. Come ha detto Emilie, sarebbe fastidioso se restassi a casa saltando il Mondiale e poi il bambino arrivasse con due settimane di ritardo».
La speranza della coppia è quindi che il bambino nasca prima della partenza per Oberstdorf oppure otto giorni dopo. «Ho dei suoceri molto disponibili che vivono molto vicino a noi ed anche l’ospedale è molto vicino a Tønsberg, così abbiamo già pianificato tutto».
In Germania, Røthe difenderà il titolo skiathlon conquistato nel 2019 a Seefeld, ma dovrebbe anche partecipare a 15 km in skating, staffetta e 50 km in tecnica classica. Il sogno è tornare a casa con delle medaglie e poi godersi la nascita del piccolo. Nelle gare norvegesi delle ultime due settimane è apparso in buone condizioni.