Una tripletta norvegese ha caratterizzato la sprint maschile di Arber. A vincere, grazie alla precisione al poligono, è stato Aleksander Fjeld Andersen che con un doppio zero ha conquistato il successo con 12” di vantaggio su suo fratello, Filip Andersen. Quest’ultimo, classe 1999 e grande amico dell’azzurro Tommaso Giacomel, è stato autore della miglior prestazione sugli sci grazie ad un ultimo giro mostruoso, nel quale ha recuperato dal quarto al secondo posto, dimezzando addirittura lo svantaggio sul leader della classifica e scavalcando Bakken, che anch’egli con un errore al tiro si è dovuto accontentare del terzo posto.
Alle spalle della Norvegia c’è però subito spazio per l’Italia, grazie all’ottima prestazione di Daniele Cappellari, autore di una bellissima gara nel suo esordio stagionale in campo internazionale. Il friulano delle Fiamme Oro ha concluso al quarto posto con una prova superlativa al tiro. L’azzurro ha coperto tutti i bersagli, ma soprattutto l’ha fatto con una velocità d’esecuzione impressionante tra un colpo e l’altro, il migliore dei 148 partenti. Il friulano è sembrato in crescita anche sugli sci, come ha dimostrato il suo ultimo giro nel quale ha contenuto i danni, giungendo così a 29” dal vincitore.
A 19” da Cappellari, in 7ª posizione, ha concluso l’altro friulano, Giuseppe Montello, anch’egli autore di un doppio zero. L’atleta del Centro Sportivo Esercito ha dimostrato di essere in netta crescita dopo le difficoltà fisiche avute nelle ultime due stagioni, riuscendo anche a limitare i danni sugli sci. In mezzo tra i due azzurri si sono infilati i russi Khalili e Suchilov, entrambi con un bersaglio mancato.
In top ten anche il giovanissimo 2001 francese Perrot, ottimo ottavo con un doppio zero, davanti al 2000 svedese Stefansson e al russo Daniil Serokhvostov.
Per quanto riguarda gli altri azzurri, buona anche la prova di Saverio Zini, giunto 13° a 55”4 dal vincitore. Il livignasco del CS Esercito ha concluso con un doppio zero al tiro mostrando anche dei buoni tempi. 30ª posizione per Patrick Braunhofer a 1’48”7, anch’egli con un doppio zero. Una prova molto buona per l’Italia.
CLASSIFICA FINALE TOP 10
1° A. Andersen (NOR) 24’58.1 (0+0)
2° F. Andersen (NOR) +11.9 (0+1)
3° S. Bakken (NOR) +18.8 (0+1)
4° D. Cappellari (ITA) +28.8 (0+0)
5° S. Khalili (RUS) +37.7 (1+0)
6° S. Suchilov (RUS) +40.6 (0+1)
7° G. Montello (ITA) +47.2 (0+0)
8° E. Perrot (FRA) +47.8 (0+0)
9° M. Stefansson (SWE) +51.1 (0+0)
10° D. Serokhvostov (RUS) +53.4 (1+1)
Gli altri italiani
13° S. Zini +55.4 (0+0)
30° P. Braunhofer +1’48.7 (0+0)
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