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Sci di fondo

Sci di Fondo – La speranza francese Delphine Claudel: “Punto sulla 10km skating ai Mondiali di Oberstdorf”

Se le condizioni di salute della Francia femminile del biathlon sono sempre state positive con un costante ricambio generazionale, non si può dire altrettanto delle donne dello sci di fondo.
La prima a fare qualche buon risultato fu Isabelle Remy a cavallo fra la fine degli anni Ottanta e inizio Novanta seguita qualche anno dopo da Sophie Villeneuve e Annick Pierrel-Vaxelaire. Erano gli anni di Stefania Belmondo e Manuela Di Centa.
Fu poi Karine Philippot a ottenere il primo storico podio nel 2005, 3^ in una 10km skating a Lahti, migliorandosi, 2^, nel 2007 a Changchun in gara omologa ma con partecipazione ridotta.
Fu solo agli albori del decennio scorso che le francesi costituirono una vera e propria squadra completa finalmente di alto livello. 
La sprinter Laure Barthelemy e Aurore Jean, autrice del terzo podio della storia francese nella gara pre olimpica di Sochi nel 2013 e 6^ nella 30 sulle nevi russe un anno dopo, le distance Coraline HugueCelia Aymonier, poi passata al biathlon con podi e medaglia staffetta, Anouk Faivre Picon, 5^ ai Mondiali di Falun nel 2015.
Fra l’altro Thomas Hugue, Faivre Picon, Jean e Aymonier ottennero a Sochi 2014 il più prestigioso risultato della storia del movimento con il 4° posto in staffetta, superando addirittura Norvegia e Russia, quest’ultima poi squalificata per doping.
Poi arrivarono tempi difficili con nessuna fondista in grado di entrare fra le prime dieci per più di cinque anni. Infine, arrivò Delphine Claudel.
La 24enne di La Bresse la si vedeva già fare praticantato in Coppa del Mondo da un po’, ma è solo fra lo scorso dicembre e questo gennaio che il suo talento ha cominciato a sbocciare. Come da tradizione francese, più pattinatrice che alternista, Claudel aveva fatto il salto di qualità nella 10km di Davos con il 9° posto per poi salire di livello con il 7° posto in gara omologa a Dobbiaco durante il Tour de Ski. Nessuno avrebbe però immaginato di vederla sul podio così presto con la splendida prestazione sull’Alpe del Cermis, che l’è valsa il 3° gradino del podio dietro Ebba Andersson e Jessica Diggins, un risultato che ha riportato le francesi sul podio dopo quasi 8 anni. Il Tour de Ski lo ha terminato al 16° posto. Le sue parole rilasciate a Nordic Mag.
"Non sono completamente soddisfatta di quanto fatto al Tour de Ski. Alcune gare sono state buone, altre molto buone, ma non posso dimenticare altre non sono andate bene. Ho avuto alcune disavventure a Dobbiaco in dove un’atleta svedese mi è finita addosso, il che mi ha causato rigidità e dolore al collo e alla schiena. Ho avuto un po ‘di difficoltà in Val di Fiemme nella mass start e ancora di più nella sprint dove ho fatto una brutta gara. I risultati sono quindi contrastanti. È stato un grande Tour de Ski per me perché ci sono state delle prestazioni incredibili, ma il tutto può essere migliorato molto. Posso andare molto meglio in tutte le tecniche, tipologie di gara e distanze. La 10km dei Mondiali di Oberstdorf è il mio obiettivo primario. È, in parte, quello per cui mi alleno tutti i giorni! Fino ad allora, ci saranno delle grandi gare in cui competere, quindi sto seguendo un percorso per arrivare al massimo a marzo. Mi preparerò per essere al 100%. Non sarò impegnata nelle sprint al Mondiale. Per i prossimi giorni devo assolutamente ricaricare le batterie. Ovviamente mi sento stanco dopo questo intenso periodo di gare. Cercherò anche di riprendermi nel miglior modo possibile fisicamente, visto che oggi mi fa ancora male il collo. È quindi previsto il massimo riposo prima di riprendere la preparazione come pianificato."
La Francia, perso anche il talento giovanile Laure Chamiot Maitral, classe 1998, già ritirata per mancanza di motivazione, riparte da lei, Coralie Bentz, l’ex biatleta Enora Latulliere e la 21enne Flora Dolci

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