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Sci di fondo

Pellegrino a Fondo Italia: “Peccato che nessuno mi abbia aiutato in semifinale, potevamo eliminare Bolshunov”

È arrivato un quarto posto per Federico Pellegrino in Val di Fiemme. L’azzurro, in testa dopo la qualificazione, ha dato tutto come sempre, ha lottato per il podio fino all’ultimo ma nel finale è stato costretto a cedere di fronte a Svensson ed i russi. Al termine della gara il poliziotto valdostano non ha rimpianti, se non quello di non essere stato aiutato dai suoi avversari in semifinale. «Avrei potuto ottenere di più se l’avessero fatto – ha affermato Pellegrino a Fondo Italiain quel modo ci saremmo qualificati in quattro riuscendo a fare fuori Bolshunov. In quel caso avrei avuto qualche carta in più per salire sul podio, mentre per come è poi andata penso di aver ottenuto il massimo».

La pista fiemmese non è adatta alle sue caratteristiche. «Diciamo che io non amo molto questa pista, soprattutto in tecnica classica nella quale non riesco a mettere in risalto le mie caratteristiche. Ci sono due salite, ma la più lunga è all’inizio, mentre la seconda è troppo breve per fare la differenza, così va a finire come oggi, che ci sono otto volate di melina e credo ci rimetta anche lo spettacolo. La qualificazione mi fa essere soddisfatto, perché alla luce delle brutte sensazioni di ieri, fare il miglior tempo vuol dire esserci anche nella parte in salita. Nelle batterie, invece, fin dai quarti ero molto agitato, perché sappiamo che su questa pista non fai la differenza in salita, quindi conta il peso in discesa, degli sci veloci e la forza di spinta nel rettilineo finale. Sugli sci ok, ma peso e spinta non sono proprio i miei punti di forza. Ho tirato comunque fuori la qualificazione in finale e un quarto posto, va bene così».

Un risultato che Pellegrino considera molto positivo anche perché arrivato al termine di un Tour de Ski molto faticoso ed affrontato per la prima volta al massimo dall’inizio alla fine: «Questa sprint è arrivata al termine di un Tour nel quale non mi sono risparmiato in nessuna gara. Sono soddisfatto anche di questo, perché come si è poi visto con Jouve è facile restare a bocca asciutta. Per me era stato molto frustrante quando lo scorso anno feci tutto il Tour pensando a questa gara ed uscii ai quarti di finale. Quindi sono pienamente soddisfatto. Per me l’obiettivo era superare i quarti, poi tutto il resto sarebbe stato di più».

Pellegrino è in testa alla classifica della coppa di specialità sprint, ma non sarà questo a condizionarlo nella stesura del programma di avvicinamento al Mondiale. «Ho già pianificato tutto e lo scoprirete un po’ alla volta. Non mi lascio condizionare dalla classifica di specialità, perché la guardo solo a fine stagione, non faccio i conti prima. Ogni gara a cui prendo parte so in quali condizioni arrivo e quali obiettivi pormi. Poi a fine stagione faremo tutti i conti».

C’è attesa di conoscere la sua decisione circa la possibile partecipazione alla tappa sul Cermis. Pellegrino ancora non scioglie i dubbi: «Ora vado a fare il defaticante, poi massaggi sul lettino del fisioterapista, quindi vedremo come sono messo fisicamente per capire se posso togliermi questa soddisfazione».

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