Dopo la sprint, Tiril Eckhoff vince anche l’inseguimento, resistendo nel giro finale al ritorno della compagna di squadra e coetanea Marte Røiseland che grazie alla massima precisione al tiro ha saputo ricucire lo strappo nei confronti della fuggitiva, incappata invece in due errori, suddivisi tra il secondo ed il quarto poligono.
Proprio l’errore all’ultimo bersaglio ha permesso di assistere ad un ultimo giro di grande impatto emotivo: Eckhoff è uscita dal giro di penalità con una decina di metri di margine su Røiseland, pronta a chiudere il gap. Il tutto si è quindi risolto nella volata finale: Eckhoff si è presentata per prima sul rettilineo, ha scelto la corsia centrale e per l’avversaria non c’è stato nulla da fare.
Dopo Hochfilzen, Tiril Eckhoff ha saputo dunque mettere a segno una seconda doppietta sprint + inseguimento, confermandosi ampiamente in fiducia e la scelta di gestire al meglio il poligono finale – a meno dell’errore in chiusura – evidenzia proprio il perfetto equilibrio psico-fisico della trentenne norvegese. Equilibrio che potrebbe aver trovato ulteriore forza nella vittoria nel duello con la coetanea Røiseland. Ai punti, avrebbe sicuramente meritato Marte, autrice di una prova pressochè perfetta: a vincere però è una sola e questo testa a testa rischia di diventare il vero leit motiv di questa seconda parte di stagione. Intanto il ruolino di marcia di Eckhoff è impressionante: nelle ultime cinque gare può vantare quattro successi intramezzati dal secondo posto della mass start pre-natalizia
Dietro alle due contendenti, l’austriaca Lisa Hauser ha confermato il terzo posto della sprint, con un solo errore nel finale, quello che ha permesso il definirsi del duello norvegese. Una conferma importante che la fa diventare la numero uno di sempre del movimento nel giro di due giorni.
Ed una grande risposta arriva anche da Dorothea Wierer. Un po’ arrugginita nella sprint di ieri, la fuoriclasse delle Fiamme Gialle è tornata prontamente a ruggire, risalendo dalla 31ima posizione di partenza per inserirsi a ridosso del podio trainata da quattro poligoni perfetti: sono 24 le posizioni guadagnate. Trentunesima al via, ventiduesima dopo il primo poligono, diciottesima dopo il secondo, quindi ottava all’uscita della terza sessione di tiro ed addirittura quarta dopo l’ultimo poligono. Nel giro finale Svetlana Mironova, Anais Chevalier e Monika Hoinjsz l’hanno sopravanzata, ma il suo resta un numero di alta scuola, che spegne sul nascere le immediate (ed ingiustificate) critiche e polemiche sollevatesi dopo la giornata di ieri.
Alle spalle di Wierer, la top ten di giornata è stata completata da una Hanna Öberg a corrente alternata, dalla positiva Elena Kruchinkina e dall’altra svedese Linn Persson; cinquantunesimo tempo quindi per Irene Larschneider, autrice di 5 errori al tiro.
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