La sfortuna non vuole lasciare in pace Mikael Gunnulfsen. Il ventisettenne norvegese aveva conquistato la convocazione in Coppa del Mondo per Ruka dopo aver vinto la 15km di Beitostølen con un buon margine di vantaggio su Johannes Klæbo, presentandosi poi in lacrime davanti alle telecamere dopo la gara. Il momento più bello della sua carriera, al quale ha fatto però seguito lo sfortunato forfait alla trasferta di Ruka, arrivata a causa della comparsa di sintomi influenzali.
Dopo Ruka è arrivata la rinuncia della Norvegia a partecipare alle gare di Coppa del Mondo, così Gunnulfsen non ha avuto altre occasioni in Coppa del Mondo. L’obiettivo era la 50km in classico dei Mondiali, nella quale avrebbe potuto fare molto bene, visto anche l’ottimo ottavo posto ottenuto a Holmenkollen nel 2019 in una delle sue due presenza in Coppa del Mondo.
Ora però la sfortuna si è trasformata in dramma. Il ventisettenne norvegese sabato ha subito un gravissimo incidente nel corso di un allenamento a Lillehammer, a causa dello scontro con un altro atleta, che ha causato la caduta e una bruttissima frattura alla gamba. Nel comunicato stampa del Team Telemark, squadra di Gunnulfsen, è scritto che l’atleta si è subito reso conto della gravità dell’infortunio, quando ha visto l’arto in una posizione completamente innaturale. Sul posto sono subito intervenuti altri fondisti, che hanno immediatamente chiesto aiuto. Gunnulfsen è stato costretto però ad aspettare nella neve per 45 minuti l’arrivo della motoslitta, che l’ha poi portato fino all’ambulanza.
Inutile anche sottolineare che la sua stagione è finita e probabilmente questo infortunio lo terrà fermo per molto tempo, nonostante nel comunicato stampa non sia stato comunicato nel dettaglio il tipo di infortunio. Gunnulfsen, che si è operato oggi, è ovviamente abbattuto. «Adesso sono molto già moralmente. Non ero mai stato così competitivo come oggi e non vedevo l’ora di lottare per un posto in Coppa del Mondo. Ci vorrà del tempo per digerire la delusione».
