Lunedì è tornato a gareggiare a 23 giorni di distanza dall’ultima competizione che l’ha visto protagonista, la 15km della Coppa di Norvegia dello scorso 5 dicembre che lo vide arrivare secondo. Johannes Klæbo ha vinto il Rindalsrennet a Helgetunmarka, non lontano da Trondheim, staccando di quasi un minuto Andreas Fjorden Ree.
Dopo tanti giorni nel suo chalet a Skeikampen, Klæbo è finalmente tornato in gara. Nell’occasione il campione del mondo della sprint di Seefeld è tornato sul suo strano Natale, passato completamente da solo, lontano dalla famiglia e dalla sua ragazza. «La situazione a Trondheim è ancora deprimente – ha affermato Klæbo ad Aftenposten – quindi rimarrò a Skeikampen ancora per qualche giorno, forse addirittura fino a metà gennaio. Si spera che in questa maniera riesca a prevenire un’infezione da covid. Ho passato il Natale da solo, i miei genitori sono venuti solo per portarmi da mangiare, così come ha fatto mio fratello Ola. La mia ragazza non è venuta a trovarmi. È stata un’esperienza sia brutta che bella».
Forse, almeno a capodanno Klæbo non sarà solo. «La mia famiglia potrebbe venire a trascorrere il capodanno con me se i loro prossimi test PCR saranno negativi, così sarà una serata un po’ più sociale». Insomma, vedendo la sua reazione e il modo in cui sta costringendo se stesso, la famiglia e la fidanzata a vivere, quella di Klæbo nei confronti del covid sembra quasi una psicosi. A questo punto è legittimo chiedersi se anche con un calendario diverso, il campione del mondo sprint non sarebbe rimasto ugualmente a casa.
In ogni caso Klæbo è convinto che pur stando lontano dalle gare per molto tempo riuscirà a prepararsi al meglio per il Mondiale di Oberstdorf. «Spero che il mio modo di allenarmi da solo sia sufficiente a prepararmi per il futuro e soprattutto per i Mondiali. in passato Cologna ha dimostrato che è possibile prepararsi per un unico obiettivo».