È una la grande promessa dello sci di fondo svedese, la risposta maschile alle connazionali Ebba Andersson, Linn Svahn e Frida Karlsson, quest’ultima sua fidanzata. William Poromaa si appresta a vivere il suo primo Tour de Ski e a vent’anni vuole essere subito grande protagonista.
Il giovane svedese non vede l’ora di partire per questa nuova avventura: «Da quando ci hanno comunicato che saremmo andati al Tour, ho pensato soltanto a quanto voglio andarci – ha ammesso all’Expressen – anche se non so cosa aspettarmi, in quando è difficile per me dirlo non avendo mai fatto il Tour in precedenza e senza sapere esattamente come funzionano le cose».
Ad aiutarlo e dargli consigli c’è però un ex atleta simbolo dello sci di fondo svedese, Marcus Hellner. Il trentacinquenne, vincitore di tre ori e un argento alle olimpiadi, un oro mondiale e un successo nel tempo di giornata sul Cermis nel 2013, ha preso il giovane Poromaa sotto la sua ala protettiva. L’ex fondista ha scelto proprio questo giovane talento come uomo immagine per la sua neonata linea di abbigliamento, facendogli quindi da sponsor. Ma non solo, perché Hellner è diventato un vero e proprio mentore per Poromaa, i due sono spesso in contatto, con l’ex fondista che ha dato tanti consigli al giovane emergente. «Sono molto grato per questo – ha amesso Poromaas – Marcus ha molto da consigliare, è stato bello parlare con lui e ricevere qualche consiglio».
L’Expressen ha quindi chiesto a Hellner cosa ha consigliato al giovane 2000 in vista dell’importante gara a tappe del fondo. In fin dei conti chi meglio di lui, capace di arrivare secondo nel Tour de Ski del 2012? «È un piacere se posso contribuire in qualche modo – ha ammesso con umiltà Hellner – ma non dovreste darmi più importanza di quanto ne abbia, perché dipende tutto da lui. Ovviamente ho partecipato al Tour per molti anni e so di cosa si tratta. Il mio consiglio a William? Ricordarsi che la differenza si può fare nelle ultime tappe del Tour. All’inizio sono tutti molto in forma, ma col passare delle gare si perdono un po’ di fame e attenzione rispetto all’inizio. Se riesci però a mantenerle fino alla fine, allora negli ultimi giorni possono accadere molte cose. Niente è già deciso, anche se all’inizio le cose non sono andate bene».
Hellner ha quindi ammesso di essere sempre aperto a dispensare consigli al giovane Poromaa: «William può chiamarmi quando vuole. Credo molto in lui. Ha una buona tecnica e gestisce le gare con grande intelligenza nonostante la giovane età. Sarà molto emozionante vedere quanto lontano riuscirà ad arrivare. Ma ricordiamoci che dobbiamo essere pazienti con lui, è giovane e non dovremmo aspettarci subito troppo».
Poromaa però si è lasciato sfuggire di puntare abbastanza in alto: «È chiaro che in termini di risultato punti a fare qualcosa in più rispetto a Ruka, dal momento che non ci saranno i norvegesi. Ad essere onesti, la situazione è per noi favorevole, anche se dispiace che non ci siano. Penso di poter dire che un posto tra i primi cinque o dieci non sia impossibile».