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Sci di fondo

Fondo – Ventura verso il suo primo Tour de Ski: “Non vado solo per fare esperienza; le gare a Lago? Un sogno”

La partecipazione al Tour de Ski era uno dei suoi obiettivi stagionali. Nato a Tesero, il ventiquattrenne Paolo Ventura ha sempre sognato un giorno di poter gareggiare su quelle che per lui sono le piste di casa, lì dove ha mosso i primi passi e ancora oggi si allena ogni giorno. Ora il giovane trentino dell’Esercito vede questo sogno più vicino, dopo la convocazione per il Tour de Ski, che partirà in Val Müstair, passerà per Dobbiaco e si chiuderà proprio in Val di Fiemme.

«Sono molto contento di questa convocazione – ha ammesso il trentino del Centro Sportivo Esercitosinceramente non me l’aspettavo. Però la condizione sta crescendo e sono convinto di poter fare belle gare. Spero di riuscire a dimostrare il mio livello, soprattutto nelle gare in classico. Anche se purtroppo non ci sono competizioni in classico a cronometro, ho voglia di dimostrare il mio valore nelle gare con partenza in linea ed anche nelle distance in skating. Non vado al Tour de Ski soltanto con l’idea di fare esperienza, perché sinceramente penso di averne già fatta un po’ lo scorso anno durante il tour scandinvavo e in altre tappe di Coppa del Mondo alle quali ho partecipato. Vado per fare bene».

L’obiettivo cerchiato in rosso sul calendario è quella mass start in classico che si disputerà nella sua Tesero l’8 gennaio. «Sicuramente arrivare in Val di Fiemme sarebbe molto importante per me dal punto di vista personale. Spero di fare bene la 15 km in classico qui a Lago di Tesero, pista dove mi sono sempre allenato. Per me sarebbe un sogno e spero di riuscire a realizzarlo».

Come passerà quindi il Natale questo giovane ventiquattrenne alla vigilia del suo primo Tour de Ski? Con molta sincerità Ventura ha ammesso che non sarà molto diverso da come sarebbe stato se non fosse arrivata la convocazione: si allenerà e rispetterà tutte le regole imposte dal Governo per limitare la diffusione dei contagi. «È un anno particolare. Anche se non avessi ricevuto la convocazione per il Tour de Ski, l’avrei comunque passato allenandomi e stando poi a casa. Penso che Tour o non Tour mi sarei comunque allenato per le prossime gare. È un Natale così per tutti, ma è importante rispettare le regole perché se tutti facciamo la nostra parte aiutiamo la collettività»

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