Petter Northug è stato condannato a sette mesi di reclusione incondizionata. È questa la decisione presa dal tribunale distrettuale di Oslo, che oltre alla reclusione ha anche tolto la patente a vita all’ex campione dello sci di fondo.
Il verdetto è stato dopo che il caso era stato dibattuto questa mattina presso il tribunale distrettuale di Oslo. Northug è intervenuto via video, rappresentato dal suo avvocato difensore, Halvard Helle, che sosteneva quanto cinque mesi di reclusione rappresentassero la punizione più appropriata.
Northug è stato condannato per guida pericolosa, utilizzo del telefono alla guida e possesso di droga, mentre era già decaduta l’accusa di guida sotto effetto di droghe. L’ex fondista aveva superato di oltre 90 km/h il limite di velocità andando a 203 dove il massimo consentito era di 110 e pensando bene anche di filmarsi con la videocamera del telefono.
Secondo il giudice Ole Kristen Øverberg, Nothug ha messo se stesso e gli altri in pericolo: «È un’aggravante il fatto che diversi reati siano stati anche girati mentre venivano compiuti e, come ammesso dall’avvocato, poi mostrati agli amici. Questo deve essere punito con severità, anche perché l’imputato è già stato condannato in passato per reati simili».
La condanna di sette mesi, significa che Northug non potrà sostituire la reclusione portando soltanto una cavigliera, in quanto si tratta di una pena superiore ai sei mesi. Secondo quanto riferito da NRK, è prassi in Norvegia che a cinque anni di distanza dalla condanna, la persona ritenuta colpevole possa comunque riavere la patente di guida.