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Sci di fondo

Fondo – Alice Canclini dopo Dresda: “Dietro a questo risultato c’è tanto lavoro”

È tornata in Coppa del Mondo nel weekend di Dresda tirando fuori una bellissima prestazione in qualificazione, da lei conclusa al decimo posto. Alice Canclini è soddisfatta di quanto ha fatto in Germania, anche perché pure in batteria si stava confermando su buoni livelli prima di finire a terra.
«È la terza volta di fila che vado a punti – ha affermato a Fondo Italia l’atleta della Polisportiva Le Preseposso quindi dire di essere soddisfatta della mia prima gara della stagione, visto che ho anche ottenuto il mio miglior risultato di sempre. Ho fatto una super qualifica, la migliore fino ad ora. Stavo bene, anche la condizione che qualche settimana fa era scesa probabilmente causa di troppo tempo passato in “altura”, sta tornando. Il decimo posto in qualifica mi ha dato fiducia e consapevolezza».
Canclini è fiera di se stessa perché questo risultato è arrivato dopo alcune scelte importanti e un’estate di grande impegno che lei definisce bellissima: «Dietro a questo risultato c’è tanto lavoro, ma voglio fare molto di più. I primi mesi di preparazione sono stati difficili. Ho fatto delle scelte complicate, non ero molto tranquilla e ad inizio estate mi sono anche ritrovata con qualche chilo di troppo. Come se non bastasse, una caduta con gli skiroll mi ha costretta a interrompere e modificare la preparazione per un periodo. Da quando mi sono rimessa in pista ho cercato di fare tutto al meglio e quando la fatica diventava insopportabile pensavo: “esci dalla zona di comfort!” È stata un’estate bellissima. Penso la più bella di sempre. Mi sono allenata per me stessa, nei posti che mi facevano stare bene. Ero disposta a faticare e avevo voglia di migliorarmi ogni giorno. Ho creduto tanto in quello che facevo anche se devo ammettere che ci sono stati giorni difficili che mi hanno fatta pensare. Sono consapevole di essermi allenata bene, sono tranquilla e voglio provarci con testa e cuore».
Infine l’azzurra è tornata sulla gara e quella caduta nei quarti. «Avevo una bella batteria e non volevo credere di essere caduta. Finita la gara ero più arrabbiata che soddisfatta. Ho sognato la semifinale e durante la gara ci ho creduto davvero. Penso di aver fatto tutto come mi ero prefissata e immaginata nella mia mente. Stavo bene e sentivo di poter mantenere la mia posizione, fino al momento in cui il contatto con la russa e la caduta hanno cambiato le carte in tavola. Mi sono dovuta accontentare di un ventiseiesimo posto, ma so di poter fare meglio».

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