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Sci di fondo

Sci di Fondo – Dario Cologna turbato dall’egoismo dei norvegesi

Sul comportamento dei Paesi nordici si era già espresso la scorsa settimana il capo della nazionale elvetica Christian Flury con le seguenti parole alla testata svizzera Blick.
"Quello che sta succedendo ora è un pessimo segnale per lo sci di fondo, non sono affatto sulla stessa linea di Norvegia, Svezia e Finlandia, ma non sono sorpreso perché ci aspettavamo qualcosa del genere con questo calendario che la FIS non voleva cambiare. In estate, con i tedeschi, abbiamo proposto di costruire un calendario più adatto ai vincoli del covid e sono gli stessi scandinavi che si sono rifiutati di fare cambiamenti".
E’ stato così Dario Cologna, leggendario, sebbene ancora in attività, leader dello sci di fondo elvetico a dire la sua.

"La loro decisione non fa bene alla nostra disciplina poiché le piccole nazioni hanno davvero bisogno di gare. Non vengono a gareggiare in Coppa del Mondo, ma sciano a casa in Coppa di Norvegia, con tv in diretta e sponsor felici. Intanto altre nazioni soffrono. Da un punto di vista precauzionale, riguardo al covid mi sono sempre sentito tutelato". 
Mirko Hominal del noto portale francese Ski Nordique ci va giù duro.

"Gli svedesi torneranno per il Tour de Ski ma avranno, come i norvegesi, questa settimana gare casalinghe con diretta televisiva nazionale. A proposito della Norvegia, NRK, il più grande media del paese, avrebbe semplicemente ignorato i risultati degli eventi di Davos. Non una parola sul successo di Bolshunov, né su Brennan e sul fatto che abbia ottenuto il pettorale di leader di Coppa del Mondo. Un atteggiamento altezzoso, spiacevole e soprattutto deludente. Un atteggiamento anche che la dice lunga sul loro sentimento di onnipotenza all’interno della disciplina. Un sentimento di impunità che deve cessare rapidamente."

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