Chapeau, Dzinara Alimbekava. Le due settimane di Kontiolahti avevano detto che la bielorussa era stata una sorprendente scoperta. La sprint di Hochfilzen ha sancito come la ventiquattrenne bielorussa, già campionessa olimpica a Pyeongchang nella staffetta, abbia tutto per essere autentica protagonista del massimo circuito. Nella quinta gara individuale della stagione la bielorussa di natali kazaki ha conosciuto la gioia del gradino più alto del podio, al termine di una gara perfetta. Una perfezione sottolineata dallo zero al tiro e da una corposa prestazione in pista: Alimbekava non spicca nelle graduatorie parziali, ma nel complesso è un mix che tende alla perfezione. Insomma, vista oggi avvicina l’idea della biatleta perfetta. Per lei il passaggio dalla Finlandia all’Austria pare non esserci stato, un trasferimento e cambio di contesto (di neve, di tracciato, di quota) che ha invece annichilito il team svedese, dominante nei primi due atti stagionali ed oggi escluso dalla top10 della gara, con Elvira Öberg migliore della squadra, undicesima ed appesantita da due errori al tiro in piedi. Gli stessi giri di penalità capitati alla sorella maggiore Hanna, vincitrice delle due prime sprint stagionali ed oggi apparsa in netta difficoltà, con tanto di 29imo posto finale, ad 1’15 da Alimbekava.
E’ una classifica corta, quella odierna. In scia di Alimbekava, appena al di sotto dei 10" di margine, ecco una ottima Tiril Eckhoff (+8"5) che dopo l’errore al tiro iniziale è andata in crescendo, soprattutto nel giro finale quando ha potuto scalzare dal podio prima Marte Røiseland (quarta con un errore, +16"8) e quindi Franziska Preuss (terza, un errore anche per lei – distacco di 9"9): tutte temibili cacciatrici per l’inseguimento di domenica.
Quinto posto quindi per una Marketa Davidova (1 errore, +19"4) finalmente incisiva che precede di un’incollatura la pimpante Julia Simon (2 errori, +20"1): poi spazio all’Italia, con Lisa Vittozzi settima (precisa al tiro, +22"3) seguita a breve distanza da Dorothea Wierer (+25"6) che ha pagato con il podio l’errore al tiro in apertura del poligono in piedi. Piazzamenti che valgono in pieno per rispondere agli interrogativi della vigilia: dopo Kontiolahti, il ritorno sulle Alpi avrebbe ricalibrato gli equilibri? Sì, assolutamente sì. Entrambe le azzurre si ritrovano una rampa di lancio ideale per l’inseguimento di domenica: bilancio più che buono. E senza quell’errore di Wierer….
Non altrettanto bene il resto della squadra azzurra, tralasciando Michela Carrara al debutto stagionale, sia Federica Sanfilippo che Irene Lardschneider hanno mancato la qualificazione all’inseguimento: gli standard della recente staffetta di Kontiolahti sono piuttosto lontani.
Insomma, Hochfilzen ha dato alcune conferme ma molti nuovi riscontri: la faccenda si fa sempre più intrigante. Certo che un’Alimbekava e le norvegesi così fanno davvero paura.
La Classifica della gara