A livello internazionale, gli appassionati di sci nordico meno attenti sono venuti a conoscenza del nome di William Poromaa solamente durante la 10km femminile in tecnica classica dei Mondiali di Seefeld. Quel 26 Febbraio 2019, di lui si è chiacchierato non per un impresa sportiva ma come fidanzato di Frida Karlsson.
La fondista svedese quel giorno, una volta tagliato il traguardo, si piazzò nel leader corner dopo aver strabiliato il mondo impensierendo da vicinissimo, intermedio dopo intermedio, la poi vincitrice Therese Johaug, partita una ventina di minuti dopo la giovane svedese. In quel trepidante lasso di tempo Frida rimase sempre in contatto tramite videochiamata con William che dalla loro casa a Sollefteå gli stava comunicando i parziali live e le mandava incitamenti a mano a mano che la sensazionale medaglia d’argento si intravedeva sempre più. Questo collegamento si concluse con i baci in diretta mandati da William. Queste tenerezze fra i due e la prima medaglia appena conquistata da lei fecero commuovere e scendere dalle guancie dell’allora diciannovenne svedese lacrime di autentica gioia.
In quel momento il mondo che non si occupa con dovizia di causa di sci di fondo scoprì che William Poromaa, non era solo un promettente sciatore teenager svedese come veniva già considerato dai veri conoscitori del fondo internazionale, per loro Poromaa era ”solo” il compagno di Frida Karlsson. A quel tempo William aveva già al collo due ori ottenuti nei nazionali junior svedesi ed era già stato selezionato per la prima volta per i Mondiali Junior di Lahti, dove nella 30km in alternato ottenne a soli diciotto anni un buon nono posto.
Ma della coppia, che si era conosciuta frequentando entrambi il rinomato Sollefteå skidgymnasium, tutto il chiacchericcio di media e pubblico era sempre rivolto verso la nuova stella del fondo ”trekroner” Frida Karlsson. Questo fino al penultimo weekend di Novembre, quando a Bruksvallarna nell’ouverture stagionale svedese, dopo il secondo posto ottenuto nella 15km in classico, William si è poi confermato due giorni dopo con la vittoria nella 15km a skating. In quel suo fantastico weekend, lo sci di fondo ha scoperto che il baffuto fondista non ancora ventenne era molto di più del ”solo” partner di Frida.
All’indomani dell’Opening dello Jämtland nel quale Poromaa si è lasciato alle spalle compagni di squadra più affermati ed anziani di lui, le principali testate giornalistiche che si occupano di sport nordici e non, già si chiedevano se fosse Poromaa il ragazzo che potesse in futuro riequilibrare il divario di popolarità e successi che il fondo maschile svedese subisce da alcuni anni dalle ragazze “trekroner”.
Già, perché storicamente lo sci di fondo svedese ha sempre basato tutta la propria forza sul sesso maschile per rimpinguare il medagliere dei sudditi di Re Carlo XVI Gustavo di Svezia durante le varie rassegne Olimpiche o Mondiali. Durante lo scorso secolo il fondo maschile svedese ha prodotto autentici fuoriclasse che da Sixten Jernberg a Gunde Svan, passando per Sven-Åke Lundgren e poi da Thomas Wassberg fino a Torgny Mogren hanno fatto primeggiare gli uomini in divisa giallo e blu per oltre un ventennio.
Terminata questa lunga mitica era, la Svezia ha comunque continuato a produrre fino ad un lustro fa ottimi fondisti come Per Elofsson, Mathias Fredriksson, Johan Olsson e Marcus Hellner, comunque capaci di catalizzare il main stream dei media svedesi. Fra le ragazze le sole Toini Gustafsson e Marie-Helene Westin sono state in grado, in due periodi differenti, di portare qualche buon successo individuale per la casata che fa riferimento ai Vasa scandinavi. Questo predominio del sesso maschile in senso sportivo si è incominciato ad affievolire una quindicina d’anni fa quando Charlotte Kalla si è affacciata con grande successo alla ribalta internazionale.
L’attuale girl power svedese del fondo prima di Kalla era praticamente nullo.
Tendenza sempre più rosa che dall’avvento della fondista di Tärendö le ragazze svedesi hanno, stagione dopo stagione e medaglia dopo medaglia, totalmente ribaltato a loro favore complice questa nuova generazione ”trekroner” in gonnella, nella quale ogni anno con l’arrivo delle varie Stina Nilsson, Ebba Andersson, Frida Karlsson, Linn Svahn e le nuove più giovani connazionali ancora in rampa di lancio hanno reso la squadra femminile svedese di sci di fondo un’assoluta corazzata del fondo sempre al centro dell’attenzione del loro pubblico.
La speranza del popolo svedese è ora quella che il giovane Poromaa possa presto rinverdire i successi dei suoi celebrati compatrioti degli anni ‘60-’80, aspettative che da un quinquiennio i più navigati Halfvarsson, Burman e Thorn al momento non stanno mantenendo.
La famiglia d’arte del längskidor, da cui proviene “Wille” è comunque già un buon punto di riferimento.
William Bengt Poromaa è nato in quel di Malmberget, quindi Gällivare Kommune, nel Norbotten svedese il 23 Dicembre 2000. Suo padre, Larry Poromaa è stato un buon fondista durante i tempi d’oro di Svan e Mogren e di lui ricordiamo in primis la 50km di Holmenkollen del 1986 nella quale conquistò il miglior risultato in carriera finendo buon quinto. Una volta ritiratosi dall’attività agonistica lui è stato in due riprese responsabile dei materiali della squadra svedese, attività inframmezzata dal trasferimento alla squadra statunitense e poi al seguito dell’estone Kristina Smigun.
La mamma di William è quella Anette Fanqvist in Poromaa capace di vincere con la staffetta svedese la medaglia di bronzo ai Mondiali di Thunder Bay 1995. I due hanno un’altra figlia, Frida di due anni più giovane di William, che al momento ben si destreggia nel circuito interno svedese nella categoria under 18.
Quando William iniziò le scuole elementari, la famiglia Poromaa si trasferì verso sud nella piccola località di Fränsta, pacifico villaggio con meno di duemila abitanti, posto a metà strada fra Sundsvall ed Östersund. Nel nuovo ambiente del Västernorrland, il giovane Poromaa inizia la propria attività sportiva praticando allo stesso tempo il fondo e l’hockey su ghiaccio, autentica vera religione per chi vive lungo la panoramica E14-E4 che passando per Sundsvall tocca la famosa Timrå, autentica roccaforte per la disciplina con stecca e puck.
Nel 2016 lo scandinavo si iscrive al famoso skidgymnasium di Sollefteå, e lì oltre a conoscere la futura fidanzata Frida, il suo impegno con lo sci di fondo diventa totale. Assieme a Frida Karlsson, William inizia ad essere seguito dal famoso mental coach Stig Wiklund che in passato aveva portato al successo Britta Norgren, Helena Ekholm e Johan Olsson. L’anno dopo vince il primo titolo nazionale junior in quel di Kalix nella 10km in classico. Alloro che bissa l’anno successivo a Jöngköping sempre in classico nella 15km mass start. Nel 2019 ottiene la selezione nazionale per i Mondiali Junior di Lahti terminando nono nella 30km. Lo stesso nono posto, lo svedese lo consegue l’anno successivo ad Oberwiesenthal nella stessa distanza ma a pattinaggio, però con il grande rimpianto di una caduta con conseguente deterioramento dei materiali.
Terminata la sua attività nella categoria junior, “Wille” viene selezionato nel Team Bauhaus (squadra B svedese) dove inizia la sua nuova collaborazione con l’allenatore Lars Ljung che diventa anche il suo personal coach.
Il trentaquattrenne Lars ci racconta su cosa hanno cominciato a lavorare maggiormente fin dai primi giorni della preparazione estiva: «William si allenava col fondo anche durante l’età junior ma non con lo stesso impegno con cui ha iniziato ora a livello senior. La mia missione è quella di portarlo ad un livello superiore con un impegno costante nel tempo, lungo ogni giorno, ogni mese ed ogni stagione di allenamento, analizzando ogni sessione ed ogni dato per renderlo ogni giorno sempre più motivato e coinvolto. Data la sua giovane età non è quello che si allena di più nel nostro gruppo, ma si allena sempre duramente e spesso vicino alla soglia. Con lui almeno un giorno alla settimana facciamo delle lunghe sessioni nelle quali possiamo arrivare fino a 60-70km. Durante la preparazione estiva il nostro proposito con lui è stato quello di migliorare il suo double poling nel classico e aumentare la sua forza nella parte superiore del corpo, focalizzandoci anche sulla sua tecnica di sciata. Wille è un ragazzo piuttosto alto ed in passato la sua posizione delle braccia durante la spinta era troppo bassa e troppo vicina al busto, limitando cosi la sua forza propulsiva passo dopo passo. Il nostro lavoro si è concentrato sulla sua tecnica ampliando ed alzando il raggio della sua spinta così da avere maggior potenza da imprimere coi bastoncini. In questo senso lui ha fatto un grande lavoro e questi miglioramenti nella sua tecnica sia in classico e sia a skating si sono visti subito coi notevoli risultati da lui raggiunti a Bruksvallarna ed a Ruka. Lui ora usa la sua altezza in un modo molto più efficiente.»
Con la vittoria ottenuta nella 15km a skating nella Sesong Premiere di Bruksvallarna nella quale ha tenuto dietro i connazionali del Team A, Poromaa ha conquistato le prime pagine dei giornali svedesi oltre alla convocazione per il Ruka Nordic Opening. In terra finlandese, non si è fatto intimorire da avversari anche di dieci anni più esperti e dopo aver mancato per poco più di un secondo la qualificazione alla finale della sprint, il sabato ha ottenuto il personal best finendo quindicesimo e miglior giovane la 15km in alternato e difendendosi poi con arguzia e maturità da veterano nell’inseguimento finale chiuso al diciassettesimo posto.
Risultato notevole per un ragazzo non ancora ventenne. Coach Ljung ben ci descrive questa sua attitudine tattica non comune in tutti i ragazzi ancora in età teenager: «Anche il suo stile nello sciare è molto maturo, lui mantiene bene il passo. Wille parte subito a buon ritmo, che mantiene con notevole costanza, ma riesce anche a finire le gare distance incrementando ancora il proprio ritmo, questo è sinonimo di grande intelligenza nel gestire la propria gara e capire le proprie sensazioni. Non è lo sciatore più veloce, ma ha grande resistenza ed un notevole motore. Al di fuori delle gare lui è un ragazzo normale ed è sempre calmo, ha un buon approccio verso le competizioni, lo sci di fondo è importante per William ma non è tutto per lui e questo è positivo per gestire bene le cose.»
Il popolo svedese, in questo primo scorcio di stagione, ha già individuato nel giovane ragazzo ora di casa a Sollefteå, lo sciatore che potrebbe rialzare il valore del fondo svedese dalla parte del sesso forte.
Il commentatore tecnico per SVT, ed ex fondista Anders Blomqvist, è rimasto particolarmente impressionato da quanto mostrato dal giovane scandinavo nei primi due weekend di gare :«Nelle gare distance in entrambe le tecniche lui ha iniziato con un forte ritmo che ha ben mantenuto in tutti i giri fino all’arrivo. Ciò è impressionante da uno sciatore così giovane che sia già così maturo e vada così veloce. Sembra già chiaro che Poromaa lo vedremo ancora più avanti in stagione nei Mondiali di Oberstdorf.»
Sulla stessa lunghezza d’onda è anche l’esperta di sci di fondo ed opinionista per la TV nazionale Johanna Ojala: «William dà un’impressione di grande maturità per essere ancora così giovane. Allo start non parte al 100%, ma aumenta gradualmente giro dopo giro. Rispetto alla scorsa stagione è progredito parecchio ed inoltre gli resta ancora molto da sviluppare come forza, tecnica e resistenza. Sono rimasta particolarmente impressionata da lui. A Bruksvallarna ha fatto decisamente meglio di fondisti come Halfvarsson, Burman e Häggström che militano nel Team nazionale svedese. Wille è una luce che diventerà molto intensa da parte degli uomini svedesi.»
Questi autorevoli contributi sulle capacità di Poromaa e i risultati da lui ottenuti nei suoi primi due weekend di gare l’hanno fatto ora conoscere anche a livello internazionale come un fondista di notevoli capacità e finalmente non solo come il fidanzato di Frida Karlsson. Ma lui di questo repentino cambio di rotta da parte dei media nei suoi confronti non si preoccupa più di tanto: «In primis, io penso che sia fantastico che Frida stia andando bene in Coppa del Mondo e sono felice per i suoi successi degli ultimi due anni. Ora penso che i Media mostrino un po’ più di rispetto e che abbiano un atteggiamento diverso quando mi parlano. Io faccio tutto il mio possibile ogni giorno e mi alleno per essere il migliore al mondo. Ora io ho capacità tecnica completamente diversa e posso pensare di andare più veloce di prima. Sento dentro di me una forza completamente diversa nel mio corpo.»
Le ragazze svedesi del fondo sono sempre più numerose, talentuose e sistematicamente più agguerrite, ma con l’avvento di William Poromaa, con buona probabilità i maschietti svedesi hanno trovato il leader del futuro che possa quantomeno un pò riequilibrare l’attenzione che la nazione con le tute in giallo e blu al momento riversa quasi interamente per Kalla e le “sue giovani figlie”.
Sarà Poromaa la nuova stella dello sci di fondo maschile svedese? Il leader vichingo che possa ricreare il movimento vincente degli anni ‘60-’80 e riequilibrare l’attuale “girl power trekroner”?
Särskilt tack till Lars Ljung för det dyrbara samarbetet
Other sources > Langdse.se, Sundsvall Tidning.