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Biathlon , Coppa del Mondo

Biathlon – Samuelsson finalmente centra il primo successo nella pursuit di Kontiolahti

Doveva essere il primo ’97 a vincere in Coppa del Mondo, non fosse che il norvegese Sturla Holm Lægreid lo ha anticipato di una settimana. A Kontiolahti, nella prima gara pursuit della stagione, Sebastian Samuelsson (0+0+0+1) ha finalmente conquistato la prima vittoria in carriera.
Un successo da lungo atteso per lo svedese. L’esplosione olimpica di PyeongChang 2018, dove ottenne un’inattesa medaglia d’argento proprio in questa tipologia di gara, oltre l’incredibile oro in staffetta, non era stata confermata nelle due stagioni seguenti con il magro bottino di un solo podio. Il 23enne nato a Katrineholm aveva già centrato la 2^ posizione nella sprint della settimana scorsa. Oggi è riuscito a fare ancora meglio rimontando dalla 18^ posizione di partenza.
Miglior risultato in carriera anche per il 2° classificato. Chi segue il biathlon ricorderà il primo podio in carriera del francese Fabien Claude (2+1+0+0) nell’individuale di Pokljuka prima dei Mondiali di Anterselva della scorsa stagione. Durante quelle ore, il padre fu dato per disperso con speranze al lumicino in territorio canadese. Il risultato commosse tutti per la tenacia del lorraine nel voler onorarlo. Oggi, in una giornata sicuramente diversa, ha scalato ancora un gradino del podio, togliendosi la soddisfazione di staccare il leader di coppa Johannes Thingnes Bø (0+0+1+2) nel finale.
Il norvegese non è sembrato il solito cannibale sugli sci, così ha cercato di gestire i poligoni con un approccio più meditato. La strategia ha funzionato nella prima parte di gara con le serie a terra, mentre in piedi sono arrivati ben tre errori.
Si parlava di Sturla Holm Lægreid (0+1+0+0) e il giovane norvegese ancora oggi si è reso protagonista di una grande gara con rimonta dal 22° al 4° posto, resistendo alle sfuriate del tedesco Benedikt Doll (1+0+0+1), che ha superato nell’ultimo giro un ritrovato Jakov Fak (0+0+0+1), precisissimo e costante nelle prime posizioni in questo avvio di stagione dopo tanti problemi fisici.
Bella anche la battaglia fra Norvegia e Francia per le posizioni dalla 7^ alla 12^. Vetle Sjåstad Christiansen (1+1+0+0) è riuscito a resistere alla rimonta di Emilien Jacquelin (da 39° a 8°, 0+0+0+2), che a sua volta ha dovuto respingere il tentativo di rimonta di uno straordinario Johannes Dale (9°, 0+0+1+2), il quale ha saltato Quentin Fillon Maillet (10°, 1+0+1+0) ed Erlend Bjøntegaard (11°, 0+1+1+2), con dietro Tarjei Bø (12°, 3+0+0+2) autore di una gara complessa al tiro, frutto di tre errori nel primo e due nell’ultimo poligono, che lo hanno prima messo fuori gioco, poi visto rientrare in corsa nei poligoni centrali, infine perdere posizioni nel finale.
L’unico azzurro impegnato in gara era Lukas Hofer (0+0+2+2). L’altoatesino, 16°, è piaciuto nonostante i pesantissimi quattro errori distribuiti equamente nelle due serie in piedi. A metà gara si è trovato addirittura in seconda posizione con ambizioni di vittoria, grazie a una partenza con doppio zero. La strada è quella giusta.
A breve la staffetta femminile con le azzurre in cerca di progressi sugli sci. La classifica completa J.Bø (210 punti) guida la classifica di Coppa del Mondo davanti a Samuelsson (175) e Fak (152). Hofer (103) è 16°.
LA CRONACA DELLA GARA
Il primo poligono è già significativo con i sanguinosi tre errori di T. Bø che lo allontanano subito dalla lotta per il podio nonostante il vantaggio in partenza. E’ il fratello Johannes ad approfittarne e prendere il comando della competizione. Peiffer con un giro di penalità rimane in seconda posizione a 10”. Hofer si trova subito in lotta per il podio in 6^ posizione a 28” con Bjøntegaard, Fak e Dale a tiro.
Seconda fermata a terra. J. Bø si prende tempi controllati e copre tutti i bersagli. Hofer è sempre a 28” ma in 3^ posizione a tiro dietro a Dale e davanti a Fak e Samuelsson. Peiffer con il secondo errore è a 35”, mentre T. Bø rientra con uno zero. Nel corso del giro le posizioni rimangono più o meno inviariate con un leggere guadagno sul battistrada. Sulla salita più ostica di metà giro Fak si stacca con T. Bø che lo mette nell’obiettivo.
Primo poligono in piedi. Errore centrale di J. Bø che rimette in gioco gli avversari. Si avvicinano con lo zero Samuelsson, Peiffer, Fak e T. Bø, con lo svedese a 8”. Hofer è più rapido rispetto alle serie a terra ma gira due volte e scivola all’11° posto a 42”3. In prossimità dell’intermedio successivo, lo svedese rientra sul norvegese con una grande prova di forza mentre Peiffer, Fak e T. Bø sono a 15”.
Ultima fermata in piazzola. J. Bø ne sbaglia due, Samuelsson uno e va per la prima vittoria in carriera. Il norvegese rimane 2° ma con diversi atleti vicini con Lægreid risalito dalla 22^ posizione di partenza e il francese Claude. Hofer manca altri due bersagli e perde la chance del podio. L’altoatesino esce 15°.
Nel giro finale, Samuelsson può godersi il successo con vantaggio. Claude sulla salita più dura lascia i norvegesi sul posto con J. Bø che si assicura il 3° posto davanti Lægreid.

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