La Svezia non ha ancora sciolto tutti i dubbi circa la sua partecipazione al Tour de Ski, che partirà dalla Svizzera il prossimo 1 gennaio. La squadra svedese non ha avuto alcun ripensamento sulle gare di Davos e Dresda e ha confermato, nel corso di una riunione organizzata questa mattinata dalla FIS, la sua volontà di non partecipare. Una porta aperta è stata lasciata per il Tour de Ski.
«La decisione di non competere a Davos e Dresda è ferma – ha confermato Anders Byström, dt della squadra svedese, in un comunicato stampa – ci concentreremo nel mantenere le bolle che abbiamo formato qui in Svezia e lavoreremo intensamente per trovare delle soluzioni che ci permettano di partecipare al Tour de Ski».
Byström è poi tornato sul weekend di Ruka, lanciando anche una critica non tanto velata ad altre squadre. «C’è una grande responsabilità sulle squadre nel dover seguire le linee guida stabilite dalla FIS. Qualcosa che non è stato completamente seguito al meglio in Finlandia. Si spera che le cose possano andare meglio nelle prossime due competizioni».
A un più che possibilista Byström fa da contraltare un Per Andersson, medico della nazionale svedese, dubbioso sulla possibile partecipazione al Tour de Ski, in quanto non dipenderà esclusivamente dall’organizzazione della squadra svedese, dalla FIS o dal comitato organizzatore. «Prima di tutto, sarà necessario che ci sia stata una marcata riduzione della diffusione del Covid-19. Vedremo cosa accadrà nelle prossime settimane. È qualcosa che noi non possiamo certo influenzare. Ma le autorità italiane hanno stabilito delle limitazioni nei viaggi tra le diverse regioni, quindi ho ancora la piccola speranza che, se sapremo organizzare gli aspetti pratici utilizzando il nostro mezzo di trasporto, dormendo nel nostro alloggio e con la nostra sala da pranzo in una ragionevole vicinanza con la nostra bolla, potremo andare».