Una vittoria da grandissimo campione per Johannes Klæbo, un copione che era già scritto da ieri. Il fenomeno norvegese, partito con 26” di vantaggio su Bolshunov e 31” si è limitato a controllare, ha lasciato rientrare il russo insieme ad Iversen, quindi si è messo sulle code del russo e del compagno di squadra, per poi uscire fuori sull’ultima salita, andare a tutta velocità e vincere comodamente. Bolshunov, nonostante una gara generosa e di cuore, si è dovuto accontentare del secondo posto, mentre un buon Iversen ha chiuso terzo. Per la terza volta Klæbo è riuscito a vincere il Tour partendo dal primo posto alla vigilia dell’ultima tappa.
Fin dall’inizio Klæbo ha cercato di gestire le energie, mentre alle sue spalle Bolshunov e Iversen recuperavano secondi fino a raggiungerlo al termine del terzo giro, al chilometri 7,5. Nel frattempo alle loro spalle, a poco più di venti secondi si è formato un gruppetto con Chervotkin, Musgrave, Belov, Niskanen e un Holund impressionante, essendo partito addirittura con 1’32” di svantaggio. Nel giro successivo questo gruppetto ha perso diversi secondi, perché in testa Bolshunov ha iniziato ad andare a grande velocità, anche se Iversen e Klæbo non hanno mai mollato le sue code. Fino all’ultima salita, quando Klæbo è entrato in modalità sprint e ha dato una lezione a tutti, salutando la compagnia e vincendo la gara comodamente davanti a Bolshunov e Iversen.
In quarta posizione un magnifico Holund, che ha chiuso a 19” da Klæbo dopo essere partito addirittura dalla sedicesima piazza a 1’32”. Troppo forte anche per il gruppo che era con lui, staccato nell’ultimo giro. In quinta piazza un ottimo Niskanen, che fisicamente è sembrato in crescita rispetto a sabato. Il finlandese ha battuto in volata un generoso Musgrave, che si è presentato in grandi condizioni. Dal settimo al nono posto altri tre russi: Chervotkin, Belov e Melnichenko. In top ten anche Hakola a 36”.
Per quanto riguarda gli italiani, ha fatto un’ottima impressione Federico Pellegrino che ha concluso al 19° posto, riuscendo nel finale anche a scavalcare Francesco De Fabiani, partito sedicesimo per poi chiudere 20°. Buona quindi la prova dei due azzurri, i migliori tra gli atleti dell’arco alpino. Non è andato lontano dalla zona punti del Tour anche Salvadori che ha concluso 36°, ad appena sei secondi dalla trentesima piazza di un Cologna ancora lontano dalla miglior condizione. Più indietro Rastelli, giunto 56°.
Nella classifica di giornata che assegna 50 punti si è imposto Holund, davanti all’ottimo Melnichenko e Sjur Rothe, sedicesimo assoluto, ma capace di recuperare ben dieci posizioni. In questa speciale classifica Salvadori è entrato in top venti, giungendo 19° e ottenendo i primi punti della stagione, mentre Pellegrino ha concluso 25°, andando così a punti in tutte le gare del weekend.
CLASSIFICA FINALE RUKA TRIPLE TOP 10
1° J.H. Klæbo (NOR) 35’09.8
2° A. Bolshunov (RUS) +0.7
3° E. Iversen (NOR) +3.0
4° H.C. Holund (NOR) +19.5
5° I. Niskanen (FIN) +27.3
6° A. Musgrave (GBR) +27.7
7° A. Chervotkin (RUS) +32.9
8° E. Belov (RUS) +33.4
9° A. Melnichenko (RUS) +35.9
10° R. Hakola (FIN) +37.1
Gli italiani
19° F. Pellegrino +1’41.7
20° F. De Fabiani +1’43.2
36° G. Salvadori +2’29.3
56° M. Rastelli +4’11.2
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CLASSIFICA TEMPI PURSUIT TOP 10
1° H.C. Holund (NOR) 33’57.3
2° A. Melnichenko (RUS) +2.4
3° S. Røthe (NOR) +12.6
4° S.H. Krüger (NOR) +15.6
5° A. Young (GBR) +20.4
6° F. Notz (GER) +23.3
7° J. Maeki (FIN) +25.7
8° I. Yakimushkin (RUS) +25.8
9° A. Musgrave (GBR) +33.2
10° S.B. Skar (NOR) +33.9
Gli italiani
19° G. Salvadori +55.8
25° F. Pellegrino +1’01.2
39° F. De Fabiani +1’24.7
58° M. Rastelli +2’43.7
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