Dalla Russia arrivano nuove polemiche nei confronti della FIS. L’allenatore Markus Cramer, che con il suo gruppo ha raggiunto da pochi giorni la Finlandia per concludere la preparazione in vista dell’apertura della Coppa del Mondo, in programma a Ruka dal 27 al 29 novembre, ha espresso il proprio malumore e quello dell’intero ambiente dello sci di fondo russo in un’intervista a NRK.
I russi si lamentano per l’elevato costo di questa stagione, a causa dei numerosi test per il covid-19, e per un calendario che sembra ignorare l’attuale pandemia globale. «Non capisco cosa stiano facendo alla FIS» ha affermato Cramer.
L’allenatore russo ha poi ammesso a NRK che si è discusso molto tra gli allenatori russi e il presidente Välbe sulla possibilità di abbandonare tutte le competizioni prima di Natale. Un pensiero che è ancora presente nella dirigenza russa. «Abbiamo aspettato, semplicemente pensavamo che sarebbe arrivata un’altra decisione, si parlava di piano B. Ma poi non è arrivata. So che Välbe è molto scontenta di questa situazione e lo ha spiegato in un incontro con altre nazioni, affermando che la squadra russa tornerà direttamente in Russia se qualcuno dovesse risultare positivo a Ruka».
Cramer ha anche svelato che Välbe ha provato ad agire, scrivendo una lettera alla FIS con domande e suggerimenti. «Mi ha detto che martedì non aveva ancora ricevuto alcuna risposta alle sue domande. Ad esempio se la FIS non dovrebbe iniziare a pensare di cambiare il calendario. Non si tratta di lamentarsi ogni volta, ma quando provi a dare un feedback o un consiglio, non ottieni nemmeno risposta».
L’allenatore russo è anche preoccupato per i viaggi piuttosto complicati, a causa della cancellazione di molti voti. Ad esempio Sergey Ustiugov ha viaggiato da Ekaterinburg a Rovaniemi, passando per Mosca, Istanbul e Helsinki. «Hanno fatto 35 ore di viaggio, senza dormire, è una follia. Al momento non ci sono voli diretti. È lo stesso schifo per tutti coloro che arrivano da Ekaterinburg, una follia».
Cramer ha chiuso quindi indicando l’IBU come esempio positivo da seguire: «Se guardi il biathlon, hanno in programma di restare due settimane in un unico posto, così non ci saranno troppi viaggi o contatti con gli altri. La FIS deve reagire a questa situazione e decidere di fare tutti i primi weekend di Coppa del Mondo in Scandinavia».