La nazionale norvegese di sci di fondo non abbandona Petter Northug. Dopo gli eventi dello scorso 13 agosto, quando l’ex campione norvegese venne fermato dalla Polizia per eccesso di velocità e il ritrovamento di droga nella sua abitazione, con la successiva conferenza stampa nella quale con profondo dolore ma anche grande sincerità Northug aveva confessato di essere dipendente da droghe e alcol, l’accordo commerciale tra l’azienda di occhiali di proprietà dell’atleta e la Federazione sembrava essere a rischio. La Federazione Norvegese si era presa del tempo per pensare, a differenza di quanto fatto da Fossesholm, Halfvarsson e Karlsson, che hanno subito dichiarato di non voler stracciare l’accordo con l’azienda dell’ex fondista.
Ieri sera è arrivato l’annuncio ufficiale: si va avanti. Ma ad una condizione alla quale la Federazione Norvegese tiene moltissimo: eventi come quello del 13 agosto non devono più accadere. Insomma lo sci di fondo norvegese non abbandona Northug, ma lui dovrà dimostrare di meritarselo, non avendo più delle cadute che in questo caso lederebbero anche all’immagino dello sci norvegese.
A NRK, il dt dello sci di fondo norvegese Espen Bjervig ha spiegato: «È stato un processo lungo, ci sono stati molti incontri e tanti confronti con lo stesso Petter, Northug AS e anche la Federazione Norvegese di Sci. Proseguiamo l’accordo con Northug AS con l’obbligo da parte sua di non ripetere più incidenti simili».
Insomma la Federazione Norvegese ha ragionato tanto sulla decisione da prendere, si è fortemente dissociata dall’azione di Northug, ma allo stesso tempo è consapevole di quanto la sua figura sia importante per lo sci di fondo norvegese: «Una persona come Northug ha significato molto per lo sci di fondo norvegese e internazionale – ha ribadito Bjervig – vogliamo che stia bene e abbiamo ritenuto di doverlo aiutare ulteriormente».
Sicuramente abbandonarlo ora, non avrebbe certo aiutato Northug nel suo percorso di risalita dopo il fondo toccato la scorsa estate. Per questo motivo Bjervig ha parlato direttamente con l’ex atleta: «Ho avuto un incontro con Petter. In quell’occasione abbiamo parlato di quelli che per noi erano i pro e i contro per proseguire l’accordo. Ha apprezzato, per come ho capito, che abbiamo scelto di continuare a lavorare con lui. Abbiamo chiesto che questo tipo di stile di vita non si ripetesse sotto forma di obblighi contrattuali. In questo, ovviamente, sta l’alta velocità e l’uso di droghe che ci aspettiamo non accada più».
