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Sci di fondo

Klæbo contesta l’assegnazione di punti individuali per le staffette: “Un nuovo Cologna sarebbe penalizzato”

La recente regola stabilita dalla FIS di assegnare dei punti individuali per le classifiche generale e di specialità della Coppa del Mondo attraverso le staffette e le team sprint, con ogni atleta della squadra vincitrice che prenderebbe 25 punti (poi a scendere 20, 15, 12 e così via), ha ricevuto tante critiche dai media (noi compresi), ma anche da atleti e dirigenti. Soprattutto in Russia hanno protestato ritendendo in questa maniera Klæbo e i norvegesi ancora più favoriti per il successo finale. Una scelta che ovviamente non consentirebbe a tutti i fondisti di lottare ad armi pari per la Coppa del Mondo, perché un atleta proveniente da un paese diverso da Norvegia o la stessa Russia, vedrebbe sicuramente ridotte le proprio opportunità.

A sorpresa, ma anche ad ennesima conferma della sua sportività, tra i critici c’è però proprio colui che più di tutti dovrebbe avvantaggiarsi di questa nuova regola, Johannes Klæbo. Il vincitore di due coppe del mondo, infatti, ha contestato la decisione della FIS, ritenendola ingiusta nei confronti di atleti che non hanno una squadra attrezzata per ottenere tanti punti in staffetta, affermando chiaramente che se uscisse un nuovo Cologna sarebbe fortemente penalizzato. «Da una parte è bello che la FIS voglia provare qualcosa di nuovo – ha dichiarato Klæbo a TV2ma dubito che questa sia la scelta migliore. Immaginate se ci fosse un nuovo Dario Cologna senza una staffetta all’altezza».

Sulla stessa lunghezza d’onda anche i compagni di squadra di Klæbo. «È stata una decisione che mi ha colto quasi di sorpresa – ha ammesso Krügernon mi ero reso conto che se ne fosse parlato così tanto. Penso che la Coppa del Mondo sia principalmente una competizione individuale. La strada per la vittoria della Coppa del Mondo sarà così ancora più difficile per quei corridori che non hanno la squadra per combattere in una staffetta e potrebbe essere ingiusto. Non sono sicuro sia questa la strada da percorrere. La FIS potrebbe cercare altre opportunità per attirare i migliori atleti nelle staffette».

Anche lo stesso Røthe si è detto scettico circa questa decisione, mentre diversa è l’opinione dell’allenatore della nazionale Eirik Myhr Nossum: «Penso sia una buona decisione – ha sostenuto il tecnico norvegese – negli ultimi anni la staffetta aveva perso d’importanza in Coppa del Mondo. Per me personalmente, la staffetta è una delle gare più gratificanti. Allo stesso tempo, negli ultimi anno ho cercato di preservare alcuni atleti dalle staffette. Molte delle più grandi star hanno un programma di gare impegnativo, quindi ho contribuito a ridurre il numero di competizioni escludendoli dalle staffette. Se si vuole mantenere questo format, questa è potenzialmente una misura che può aiutare».

A chiudere, TV2 ha riportato le parole di Espen Bjervig, manager del fondo norvegese, che ha voluto sottolineare il fatto che a sostenere questa decisione siano state proprio le nazioni più piccole: «L’introduzione di queste nuove regole non viene da una nostra richiesta. Proviene dalle piccole nazioni FIS, che hanno altri schemi di finanziamento rispetto a noi. I punti di Coppa del Mondo vengono premiati sotto forma di un maggiore sostegno finanziario».

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