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Biathlon – Mazet avverte Johannes Bø: “Attenzione a Jacquelin, penso abbia il carisma di Fourcade”

Dal raduno della nazionale norvegese, in corso di svolgimento a Lavazè, l’allenatore Siegfried Mazet, intervistato da Match TV, ha messo in guardia Johannes Bø in vista della prossima stagione, perché nonostante il ritiro di Martin Fourcade gli avversari pericolosi non mancano ed arrivano sempre dalla Francia.

L’allenatore francese è convinto che l’addio del suo grande rivale e la nascita del figlio non faranno quindi perdere motivazioni a Johannes Bø, vincitore delle ultime due edizioni della Coppa del Mondo: «Johannes è molto motivato – ha spiegato Mazetnon c’è alcun dubbio su questo. Sa che quando un leader lascia, un altro prende il suo posto. Sono sicuro che in questa stagione ci sarà un nuovo biatleta che lotterà per la classifica generale. Comunque sarà dura per Johannes».

Mazet ha quindi indicato due nomi di possibili avversari di Johannes Bø nella corsa alla Coppa del Mondo: «A lottare con Johannes Bø potrebbe essere uno tra Fillon-Maillet e Jacquellin, oppure qualcun altro. Emilien (Jacquelin, ndr) mi preoccupa in questo momento, perché penso abbia lo stesso carisma di Martin (Fourcade, ndr). Può essere molto pericoloso».

L’allenatore della nazionale norvegese ha poi parlato del calendario, mostrandosi convinto che l’IBU stia lavorando nel modo giusto: «Se fossi il presidente dell’IBU o un altro responsabile della federazione farei di tutto per far disputare la Coppa del Mondo. Mi sembra una buona decisione quella di organizzare due settimane in Finlandia, altrettante in Austria e successivamente ad Oberhof. Se non ci fossero le competizioni, le federazioni nazionali avrebbero molte difficoltà. Ricevono denaro dagli sponsor. Se il biathlon non venisse trasmesso in tv, gli sponsor non sarebbero interessati a finanziare il nostro sport. La stagione deve iniziare, altrimenti sarebbe un disastro».

Mazet ha quindi risposto ai suoi atleti, che avevano contestato la scelta di far disputare due settimane di competizioni: «I miei atleti non erano contenti di gareggiare per due settimane ad Oberhof. Allora ho ricordato loro che questa è una tappa difficile e solo i più grandi biatleti hanno vinto lì. Se vuoi essere tra i più grandi, allora devi essere felice di questa scelta. E se vuoi restare tra gli atleti meno famosi, allora puoi continuare a criticare Oberhof. Ci sono posti che ci piacciono ed altri meno. Ma dobbiamo continuare il nostro lavoro. Non si devono criticare i siti di gara, perché dietro di essi ci sono le persone che organizzano gli eventi. Per lo stesso motivo mi turba quando vengono criticate le tappe russe. Ci sono molte persone che vogliono lavorare nel biathlon e aiutare il nostro sport, pertanto non mi piace quando arrivano tali critiche. Dobbiamo pensare a quello che diciamo».

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