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Il presidente Roda: “Nessuno metta più in dubbio che lo sci turistico possa ripartire regolarmente”

In un periodo nel quale regna sovrana l’incertezza a causa dell’emergenza covid-19, è stata spesso messa in dubbio la possibilità che possa svolgersi una regolare stagione invernale, non soltanto a livello agonistico ma soprattutto turistico. Per questo motivo il presidente Flavio Roda ha deciso di intervenire attraverso alcune dichiarazioni pubblicate sul sito ufficiale della FISI.
«Noto che sui media si mette spesso in dubbio che lo sci turistico possa ripartire regolarmente e questa è un’assurdità che va chiarita – ha tuonato il presidente Rodai nostri sport prevedono automaticamente il distanziamento, perché vengono praticati con attrezzi che rendono impossibile il contatto, e garantiscono il distanziamento. In più, gli sciatori sono già molto protetti da guanti, occhiali, abbigliamento pesante, protezioni per bocca e naso e spesso anche il casco. Si tenga conto poi che si tratta di sport che si praticano all’aria aperta, in montagna, l’ambiente sicuramente più sano, come molti italiani hanno certificato anche durante le scorse vacanze estive».
Roda ha ovviamente chiesto però a tutti di rispettare le regole: «Certo, bisogna fare attenzione nel mantenere le distanze sugli impianti di risalita, tenendo sempre la mascherina e il distanziamento, oppure nei rifugi, quando si prende una pausa: ma lì vigono le norme che regolano tutta la vita sociale, lo sci non fa certo differenza».
Il Presidente della FISI ha quindi concluso affermando che come proseguono altre attività sportive – vedi jogging all’aperto o anche sport al chiuso – non c’è alcun motivo per pensare che venga quindi vietato lo sci: «Come prosegue il jogging, come proseguono altri sport praticati in strutture chiuse, a maggior ragione non ci sarà e non ci dovrà essere alcun problema per la pratica dello sci e degli altri sport invernali. Turisti, stazioni, comprensori, devono rimanere tranquilli e prepararsi a una stagione di sport. Questo messaggio deve essere molto chiaro per tutti. Non è possibile dare interpretazioni diverse per uno sport che è emblema di salubrità e purezza».
Ci chiediamo se questo messaggio, soprattutto nella parte conclusiva, sia rivolto soltanto ai media. L’impressione è che il presidente Roda abbia in qualche modo voluto anche rivolgersi alle autorità italiane per evitare di avere sgradite sorprese in futuri DCPM.

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