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Francesco De Fabiani a Fondo Italia: “Sul fluoro spero che la FIS prenda la decisione giusta, rischiamo il doping tecnologico”

In occasione degli eventi per il centenario della FISI, ha ricevuto l’AUDI che la Federazione ha riservato agli atleti più meritevoli. Un riconoscimento arrivato per quello splendido bronzo mondiale che Francesco De Fabiani ha conquistato nella team sprint in classico dei Mondiali di Seefeld 2019 in coppia con Federico Pellegrino. Ad Oberstdorf, in tecnica libera, i due valdostani sono intenzionati a difendere questa splendida medaglia, anche se De Fabiani ha tenuto a sottolineare che in realtà, essendo la team sprint una gara a squadre, sarà l’Italia a difendere questa medaglia, la coppia non è stata ancora scelta e il posto per quella competizione andrà conquistato sul campo.

Di questo, ma di tantissimi altri argomenti caldi come l’emergenza covid, un calendario di Coppa del Mondo che prevede tanti viaggi e anche il caos legato all’interdizione del fluoro, De Fabiani ha parlato nell’intervista rilasciata martedì al microfono di Fondo Italia, che potete vedere per intero nel video a fondo pagina. Ve la proponiamo però anche scritta qui di seguito.

Ciao Francesco. Come sta procedendo la preparazione in questo periodo storico piuttosto particolare?
«Per adesso è andata bene. Abbiamo fatto le solite cose, anche se con qualche accortezza in più sia a livello comportamentale che logistico. Per il resto tutto è andato secondo programmi. Dal punto di vista sportivo, fin qui il virus non ha cambiato la vita di noi fondisti, perché la prima grande emergenza è avvenuta quando per noi era fine stagione. Il lockdown ha quindi coinciso con il periodo in cui solitamente facciamo una pausa. Le cose sono state ben peggiori per gli atleti delle discipline estive. Fin qui professionalmente il virus non ci ha toccato tanto, ma vediamo cosa ci aspetta ora, perché non è facile prevedere cosa accadrà. Per il momento il calendario della Coppa del Mondo è stato confermato e ci auguriamo di poterlo fare al completo. Solo il tempo deciderà».

Ti aspettavi qualche modifica al calendario della Coppa del Mondo a causa dell’emergenza covid? Magari meno viaggi e più tappe accorpate in una sola località come accadrà nel biathlon?
«Un po’ mi ha sorpreso (il mancato cambiamento del calendario, ndr), anche perché forse è un po’ troppo pensare di fare una stagione completa in totale normalità come se non ci fosse nulla. In ogni caso vedremo, magari sarà giusta la via intrapresa dal biathlon oppure funzionerà la scelta della FIS di andare avanti normalmente. Solo il tempo lo dirà. Noi speriamo solo di poter gareggiare».

Come se non bastasse ancora non sapete se ci sarà o meno l’interdizione del fluoro. Cosa ne pensi della vicenda?
«Questa la FIS se l’è un po’ andata a cercare (ride, ndr). Tra covid, lockdown e difficoltà a viaggiare, poteva già aver rimandato di un anno lo stop al fluoro, anche perché lo utilizziamo ormai da tanti anni, quindi non avrebbe cambiato nulla aspettare una stagione, permettendo nel frattempo anche di testare al meglio la macchina per rilevare il fluoro. È difficile pensare che ancora non si sappia nulla di certo a un mese e mezzo dalla prima gara. La questione è molto importante perché si tratta di aggiungere la possibilità di un doping tecnologico nello sci di fondo, una cosa che nel nostro sport non c’è mai stata, a differenza del ciclismo. È quindi fondamentale che i controlli siano severi e giusti, perché non posso immaginare che ci sia la possibilità di un errore della macchina che possa precluderti di gareggiare oppure al contrario possa non fermare chi ha provato a barare. Addirittura credo che in questo caso per chi vorrà barare sarà ancora più facile farlo rispetto al doping normale. È una questione che va tenuta sotto controllo. Spero che la FIS decida nel migliore dei modi e vada avanti solo se riuscirà ad avere una macchinetta che funzioni 100%».

Stai lavorando su qualcosa di particolare per la prossima stagione?
«Rispetto allo scorso anno abbiamo cambiato qualcosa ma non tantissimo. Per me sarà il terzo terzo anno con Stefano Saracco come allenatore. Il primo è andato veramente bene, è stata la mia migliore stagione. Invece l’anno scorso non so cosa sia accaduto, se abbia influito il mal di schiena che non mi ha fatto iniziare bene e a quello poi si siano aggiunte altre problematiche che non abbiamo colto. Non lo sappiamo, perché la preparazione era andata bene. Quindi abbiamo cambiato qualcosa, ma la linea è sempre la stessa: spero di ripetere e migliorare la stagione che feci due anni fa».

A fine febbraio ci sarà il momento clou della stagione: il Mondiale di Oberstdorf. In coppia con Pellegrino difenderete il bronzo conquistato a Seefeld.
«La pista di Oberstdorf mi ha sempre regalato tante soddisfazioni, forse è la località dove ho ottenuto più podi. Sarà un appuntamento importante, il momento clou della stagione. Puntiamo su quello. Abbiamo anche una medaglia da difendere, ma è l’Italia ad averla perché la team sprint è una gara a squadre. Quindi l’Italia schiererà i componenti migliori in base allo stato di forma degli atleti».
Per guardare l’intervista clicca sul video qui sotto

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