Giornata importante per la FISI che celebra il suo centenario. Presso l’Hangar Bicocca di Milano, con il media day mattutino è iniziata la FISI 100 Celebration. Gli ampi spazi del Foyer di Hangar Bicocca hanno favorito il distanziamento sociale per permettere il regolare svolgimento del classico incontro annuale del presidente Flavio Roda con i giornalisti. È stata quindi l’occasione per dare il via alle celebrazioni del centenario, ma anche di presentare la nuova stagione, importantissima per la FISI in quanto culminerà con il Mondiale di sci alpino a Cortina.
Presenti sei campioni delle discipline invernali: Dorothea Wierer, Dominik Paris, Federica Brignone, Sofia Goggia, Michela Moioli e Federico Pellegrino. Ma non solo sport, perché ha partecipato all’evento anche il padrone di casa, Marco Tronchetti Provera, vicepresidente esecutivo e Ceo di Pirelli, che ha aperto l’incontro.
Flavio Roda ha quindi preso la parola, ricordando le difficoltà degli ultimi mesi e guardando avanti. «Vogliamo riprendere la nostra attività, in estate abbiamo lavorato cercando però di preservare la salute dei nostri atleti. Ora abbiamo però bisogno di competere per tornare a confrontarci in ambito internazionale. È stata una scelta giusta quella di fermare tutta l’attività lo scorso marzo, lasciando spazio però ad alcuni atleti che erano in lotta per la vittoria di trofei importanti. Complimenti a loro, perché sono riusciti a portarli a casa. Il 1 giugno abbiamo poi ripreso l’attività dallo Stelvio, non era semplice perché bisognava fare attenzione e correre pochi rischi. Siamo riusciti a fare un grande lavoro grazie alla commissione medica e l’impegno degli atleti. Anche se sembrava difficile ripartire con la preparazione, il lavoro svolto in estate è stato molto positivo sia a secco che sulla neve».
Importante riprendere anche l’attività di base: «Abbiamo interrotto l’attività agonistica dall’8 marzo al 15 ottobre, ora stiamo preparando un protocollo sanitario per capire quale sia il modo migliore per riprendere. Abbiamo ancora del tempo perché la stagione nazionale comincia solitamente a dicembre, ma siamo già riusciti a tracciare alcune linee guida che metteremo a disposizione dei comitati, affinché si possa andare avanti in sicurezza. Vogliamo riprendere l’attività ma con molta attenzione per ridurre i rischi di contagio».
Sono quindi intervenuti anche gli atleti presenti. Sofia Goggia e Federica Brignone hanno parlato del via della stagione a Soelden, Dominik Paris del suo recupero dall’infortunio e Michela Moioli della sua particolare preparazione. È stato poi il turno di Dorothea Wierer: «Siamo riusciti a lavorare molto bene, non abbiamo avuto tanti impegni, questo ci ha dato molta tranquillità. La nostra stagione sarà diversa dal solito, ci saranno meno viaggi. Molto probabilmente non ci sarà pubblico, ma bisognerà comunque dare sempre il massimo per fare risultato». Della propria condizione fisica ha parlato Federico Pellegrino: «Ho iniziato la preparazione ad aprile in casa in garage, poi migliorata la situazione è andata avanti come al solito. Purtroppo, a inizio agosto ho avuto un infortunio dal quale sto recuperando e sono molto fiducioso. A Ramsau abbiamo lavorato molto bene e la preparazione sta riprendendo come sempre. Conto di arrivare pronto ad inizio stagione».
A parlare è stato poi Massimo Galli, direttore del reparto malattie infettive dell’Ospedale Sacco di Milano, presente all’evento insieme ai vertici di Techdow, azienda partner della Federazione. L’argomento, ovviamente, è stata l’emergenza covid-19: «In questo momento sono assai più preoccupato per la partecipazione a questo tipo di sport a livello popolare, perché al vostro livello agonistico potete lavorare in relativa sicurezza, anche se una componente di rischio c’è sempre. Sarei stato più contento di venire qui dieci giorni fa quando l’andamento non era dei migliori, ma sicuramente migliore rispetto agli ultimi giorni. Siamo ancora in una situazione che impone restrizioni in chiave comportamentale ed organizzativa, ci auguriamo non al punto di dover nuovamente impedire le attività. La situazione si è di nuovo portata in una direzione che impone attenzione ed interventi. C’è da capire che non siamo di fronte a un’entità con cui puoi entrare in trattativa, è una realtà che dispone di due alternative: comportarsi in un certo modo e stare fuori dai guai oppure fare diversamente, che significa cadere in una spirale che porta a restrizioni molto più marcate». Galli ha invitato tutti a fare attenzione se si vuole garantire la stagione invernale: «Per la base dello sport invernale c’è da tentare di mantenere le attività con tutte le prudenze del caso. Da qui alle prime nevicate abbiamo però il tempo di invertire la tendenza, quindi si può ancora intervenire».
Si è quindi tornati alle celebrazioni con la presentazione del "Libro del Centenario", una pubblicazione alla cui realizzazione hanno partecipato le firme più prestigiose degli sport invernali. Nell’occasione è stato annunciato anche il francobollo celebrativo del Centenario federale, la cui cerimonia di annullo ufficiale si svolgerà questa sera. Presentato anche l’evento Modena Skipass, che si svolgerà regolarmente come ogni anno dal 29 ottobre al 1 novembre prossimi.
Spazio quindi all’appuntamento più sentito dalla FISI per la stagione 2020/21, il Mondiale di sci alpino a Cortina 2021. Sono intervenuti Alessandro Benetton e Valerio Giacobbi che hanno fatto il punto della situazione a pochi mesi dal sentitissimo evento. In chiusura, è intervenuto Simone Cantagallo, Vicepresidente esecutivo Comunicazione istituzionale e sponsorizzazione di Tim, per illustrare la partnership con la Federazione.
La giornata prevede ancora numerosi appuntamenti. Nel pomeriggio, sempre negli spazi dell’Hangar, Audi e FISI consegneranno le auto ai campioni più titolati degli sport invernali.
Alle 19.30 prenderà il via la serata celebrativa, che si terrà nella sala dei Sette Palazzi Celesti, uno degli spazi più suggestivi di Milano. Durante la serata tanti riconoscimenti saranno consegnati a campioni di oggi e di ieri. Nell’occasione sarà annunciato anche il nome dell’atleta del secolo tra Alberto Tomba e Gustavo Thoeni.