Lo scorso 13 marzo la FIS cancellò le ultime tappe della Coppa del Mondo a causa dell’emergenza Covid-19, ponendo così fine alla stagione. Quel giorno, quindi, Linn Svahn vinse ufficialmente la coppa di specialità sprint davanti alla compagna di squadra Jonna Sundling e la slovena Anamarija Lampic. Nessuna certimonia di premiazione, quindi, perché la nazionale svedese aveva già lasciato Quebec City, prima che la FIS ufficializzasse la sua decisione, poi il diffondersi dell’epidemia Covid-19, l’impossibilità di viaggiare e tutti i problemi che conosciamo, non hanno permesso ad alcun atleta di ricevere i premi in altra maniera rispetto alla spedizione per posta.
Così è stato per Bolshunov, Klæbo e Johaug, quindi anche per Linn Svahn, che ieri a Trollhättan ha finalmente potuto alzare la Coppa del Mondo di specialità, mentre Jonna Sundling ha ricevuto la medaglia per il secondo posto. A questo punto, mercoledì sera, le loro compagne di squadra, Moa Lundgren e Johanna Haggström, insieme a Johan Haggström hanno organizzato una festa a sorpresa per la consegna di coppe e medaglie.
Un’occasione per sorridere e fare qualche simpatica foto, ma anche godersi questo bel premio insieme alle persone con cui le due atlete si sono allenate duramente per raggiungere proprio questi traguardi. Molto felice Linn Svahn, che per un attimo si è goduta il meritato premio per quanto fatto lo scorso anno, prima di focalizzarsi nuovamente sulla prossima stagione. «All’inizio desideravo moltissimo questo premio – sono le parole pronunciate da Linn Svahn ai compagni, come riferito dal sito della federazione svedese – ma mi ero quasi dimenticata che esistesse perché ora sono concentrata sui nuovi obiettivi. Però è bello tenerlo stretto adesso».
Nel suo discorso di ringraziamento ai compagni di squadra, ha anche detto che il prossimo anno la Svezia porterà a casa ancora più medaglie: «Ma vere medaglie, quelle dei Mondiali».