Non solo l’antidoping, quest’anno la FIS effettuerà alla partenza e all’arrivo anche i test sui materiali, al fine di verificare se gli atleti rispetteranno il veto all’utilizzo del fluoro, imposto dalla FIS.
Da quando ha preso questa decisione, la FIS ha subito nominato una commissione affinché si occupasse di creare un sistema di controllo per evitare che alcuni potessero provare a barare. Il lavoro sembrerebbe procedere al meglio, tanto che il dispositivo di controllo è pronto e ha già superato i test in laboratorio. Il direttore della Coppa del Mondo di fondo, Pierre Mignerey, è soddisfatto di come stanno procedendo le cose. «Lo sviluppo prosegue secondo il programma stabilito – ha affermato all’agenzia norvegese NTB – a settembre ed ottobre i team avranno la possibilità di utilizzare questo dispositivo. I prototipi saranno probabilmente pronti tra tre o quattro settimane».
Mignerey ha quindi sottolineato altri due aspetti importanti: «Abbiamo già testato questo dispositivo in un laboratorio, avendo la conferma che funziona, ma altri test verranno anche effettuati all’esterno. Quindi dobbiamo confermare il processo riguardo la pulizia degli sci che sono stati utilizzati per molti anni con prodotti a base di fluoro. Riteniamo di aver trovato un sistema di pulizia che dovrebbe funzionale, ma aspettiamo conferme».
Uno dei grandi dubbi, infatti, è che il divieto di utilizzo dei prodotti fluorurati possa costringere gli atleti e le squadre a buttare diverse paia di sci, che per anni sono stati trattati con questi prodotti. «Secondo la società Kompass, che ha sviluppato il dispositivo di prova, la pulizia degli sci non è un processo difficile. Ma ci vorranno parecchie pulizie per rimuovere tutte le tracce di fluoro. Questo significa che le pulizie avverranno probabilmente molto di frequente anche durante la stagione. Il fluoro, infatti, può anche spostarsi dall’interno all’esterno dello sci».
Mignerey ha chiarito questo ultimo punto, che ovviamente potrebbe in parte provocare dei problemi: «Lo sci può essere privo di fluoro dopo essere stato lavato, ma poi risultare positivo a un test dopo essere stato utilizzato alcuni giorni prima o essere rimasto in una sacca da sci. Spero che in autunno riusciremo a trovare un metodo di pulizia sicuro e, come sembra ora, non molto costoso. Ma ci vorrà del tempo».
Il responsabile degli skiman norvegesi, Stein Olav Snesrud, ha aggiunto a NTB: «Sento che la FIS sta facendo un buon lavoro ed è importante che ci si possa sentire al sicuro in questo nuovo sistema. Non temo alcuno scandalo in inverno, ora è in corso un intenso lavoro per trovare dei buoni prodotti che non contengano fluoro».
Intanto in Norvegia si è deciso di estendere il divieto di utilizzo dei prodotti fluorurati a tutte le categorie e competizioni nazionali. Questo era già in vigore nella passata stagione in tutte le categorie fino ai 16 anni.