Non saranno molto felici gli organizzatori del Toppidrettsveka, che dopo aver lavorato tanto alla preparazione di questo evento in piena epidemia di Covid-19, stanno facendo i conti con diversi forfait da parte degli atleti norvegesi più attesi.
Dopo la rinuncia di Johaug, che deve un rallentare dopo aver esagerato con l’allenamento nei primi mesi di preparazione, e quelle di altre grandi figure del fondo norvegese come Heidi Weng, Maiken Caspersen Falla e Sjur Røthe, è arrivato anche il forfait di uno degli atleti più attesi, Martin Johnsrud Sundby.
In tanti avrebbero voluto vedere il campione del mondo della 15km mettersi alla prova contro i suoi ex compagni di squadra, per la prima volta dopo l’esclusione dalla nazionale. Invece Sundby è stato costretto a rinunciare per non mettere a rischio il completo recupero della sua schiena.
«Non vedevo l’ora che arrivasse il Toppidrettsveka – ha ammesso Sundby a NRK – le cose cambiano quando non fai più parte della squadra nazionale, hai limitate opportunità di metterti in mostra, quindi vuoi sfruttare queste vetrine. Non ultimo, poi, non vedevo l’ora di indossare nuovamente il pettorale, dal momento che è passato così tanto tempo dall’ultima volta che nemmeno mi ricordo cosa si provi. Ma ho un problema alla schiena, che a volte si fa sentire quando vado ad alta velocità. Quel problema è passato nell’ultimo periodo, da maggio ad oggi, ma gli esperti mi hanno consigliato di evitare delle competizioni, in quanto potrebbero rappresentare un problema per la riabilitazione alla schiena. E non posso perdere la possibilità di recuperare al meglio».
Sundby è consapevole di doversi preparare al meglio per la prossima stagione. Vero, ha il posto già assicurato per la 15km dei Mondiali, ma vuole guadagnarsi prima un pettorale in Coppa del Mondo, quindi deve presentarsi al meglio già a metà novembre, quando si gareggerà sugli sci a Beitostolen. Solo lì, quindi, lo vedremo finalmente all’opera. «Ho l’obbligo di andare forte già dalla prima gara di sci – ha ricordato – devo fare le cose per bene. Dovrò essere sul podio già all’inizio e per farlo dovrò presentarmi al top. Quindi bisognerà avere un timing perfetto ed arrivare subito alla miglior forma. La schiena, quindi, non potrà essere solo al 70% allora. Devo essere saggio».