Home > Notizie
Biathlon

Biathlon – La nazionale francese si allena ancora in quota; Vittoz: “Ci fa bene”

La nazionale francese di biathlon ha scelto ancora una volta la quota per la propria preparazione. Dopo Font-Romeu, Jacquelin e compagni sono a Bessans, dove sono attesi da due settimane molto dure.

L’allenatore Vincent Vittoz ha chiarito, in un’interessante intervista a Ski Chrono, il programma di lavoro che gli atleti francesi  affronteranno in questo raduno. «L’obiettivo di questo stage è proseguire il lavoro fatto in quelli precedenti – ha spiegato – qui abbiamo la possibilità di variare le sessioni. Oltre agli skiroll, che restano la base del nostro allenamento fisico, ci saranno anche corsa, bici da strada, mountain bike e allenamenti sulla forza in palestra».

Dopo Font-Romeu, quindi, ancora quota. Vittoz è convinto che tanti allenamenti in altura durante questa fase portino benefici. «La quota porta ulteriore difficoltà all’allenamento, il corpo si stanca di più. È una componente importante della preparazione ad alto livello, nella quale gli atleti alternano fasi di sforzo fisico e recupero, che gli permetterà di stare al meglio nel corso dell’invero. La quota fa bene, ma ci sono delle regole da rispettare, bisogna essere vigili, in quanto alcuni variabili possono portare ad un affaticamento eccessivo, come il rientro a scuola per i più giovani, l’ondata di caldo che abbiamo appena avuto e anche le incertezze sulla prossima stagione invernale».

Quest’anno il numero di raduni in quota è aumentato. L’idea è quella di iniziare già ora la preparazione alle Olimpiadi del 2022: «L’anno scorso avevamo completato un solo ciclo in quota nel corso dell’autunno. Quest’anno volevamo che i raduni si ripartissero lungo tutta la preparazione. L’obiettivo è quello di abituare gli atleti alla quota in vista delle Olimpiadi di Pechino».  

Vittoz quindi fatto il punto della situazione sull’attuale condizione dei suoi atleti: «L’estate sta andando bene ma tra il periodo di incertezza che stiamo vivendo e l’ondata di caldo bisogna restare vigili. Abbiamo lavorato molto bene a giugno e luglio, quando non potevamo permetterci di chiedere molto di più. Tutti stanno spendendo tante energie fisiche e non dimentichiamo che le sessioni di tiro richiedono molto, invece, all’aspetto mentale. Ovviamente la preparazione non è tutta rosa e fiori, ci sono degli alti e bassi. Abbiamo la possibilità di lavorare a lungo termine, quindi bisogna essere pazienti»

Share:

Ti potrebbe interessare

Image
Image
Image