Il Blinkfestivalen è iniziato anche quest’anno sotto il segno di Therese Johaug. La detentrice della Coppa del Mondo si è imposta ancora una volta nella Lysebotn Opp che a Rogaland ha aperto la tre giorni molto cara agli appassionati norvegesi. Rispetto al passato non erano al via atlete straniere, per le limitazioni a causa dell’emergenza covid-19, ma il parco partenti era ovviamente di altissimo livello.
Quest’anno il format di gara era diverso, dal momento che le atlete sono partite individualmente a intervalli anziché in linea. Ma il risultato è stato identico, con Therese Johaug che ha subito fatto registrare i migliori tempi, imponendosi con un vantaggio di 34” su Heidi Weng. La campionessa norvegese ha fatto registrare un tempo di quasi due minuti più alto rispetto al super record fatto registrare lo scorso anno, complice anche il forte vento contrario. Insomma quest’anno Johaug si è accontentata di vincere, visto che un anno fa trionfò con un vantaggio di quasi tre minuti su Østberg.
Molto brava Weng, partita trenta secondi prima di Johaug, quindi capace di restarle attaccata per tutto il resto del percorso, che complessivamente misura 7,5km. Positivissima anche la prestazione di Helene Marie Fossesholm, giunta terza a 2’20” da Johaug, dopo che l’anno scorso aveva preso un distacco di quasi sei minuti. Lo scorso anno la giovane partì a tutta per poi crollare, mentre questa volta ha saputo gestirsi al meglio.
Ai piedi del podio la grande sorpresa di giornata, la ventitrenne Karoline Simpson-Larsen, giunta quarta dopo un fantastico duello con Fossesholm. Una gara disputata tutta con una ferita alla gamba che continuava a sanguinare, a seguito di una caduta avvenuta poco prima del via.
Assente la biatleta Tiril Eckhoff, era al via la sua compagna di squadra Marte Olsbu Røiseland, vincitrice di sette medaglie in altrettante gare ai recenti Mondiali di Anterselva: «È stata durissima come sempre – ha affermato a NRK – ogni anno dimentico quanto sia difficile. Faccio una gara così estrema soltanto una volta l’anno, è pesante, ma può rendermi più forte di testa». La campionessa del mondo sprint e mass start ha chiuso a 6’20” da Johaug battedo la compagna di squadra Ingrid Landmark Tandrevold, giunta a poco più di un minuto.