La nazionale norvegese di fondo sembra destinata a non muoversi dalla Norvegia, rinunciando quindi ai raduni in quota, ma Therese Johaug potrebbe avere ugualmente il via libera a partire da sola per passare qualche settimana in altura.
Lo scorso anno la campionessa norvegese, reduce da un periodo da sola in quota negli USA, tornò in patria e dominò la Lysebotn Opp in salita, gara del Blinkfestivalen la cui nuova edizione si terrà giovedì mattina. Quest’estate, ovviamente, Johaug non ha potuto raggiungere gli Stati Uniti, ma probabilmente andrà in centro Europa per qualche allenamento in quota. L’allenatore della nazionale, Ole Morten Iversen, ha confermato che vista l’attuale situazione internazionale dei contagi da covid-19, c’è il serio rischio che la nazionale norvegese possa effettuare tutta la preparazione in patria. Tuttavia ha poi aggiunto che i singoli atleti, come Johaug, sono autorizzati ad allenarsi fuori in altitudine, come hanno fatto anche i fratelli Ingebrigtsen per l’atletica leggera.
«Non vogliamo negare nulla ai nostri atleti – ha chiarito Ole Morten Iversen a VG – ma finora non se ne è parlato. Penso che Oystein Andersen (il medico della nazionale, ndr) abbia avvertito gli atleti del rischio che corrono e se ne valga la pena. Alcuni programmi che avevamo saranno accantonati fino al via della stagione».
Espen Bjervig, responsabile del fondo, ha aggiunto: «Una cosa è che sia solo un singolo atleta o piccoli gruppi da due, tre o quattro, ad andare in quota. In quel caso è facile controllare la situazione. Un’altra, invece, se andassimo lì con tutto il nostro grande team. In quel caso ci sarebbero tanti rischi. Ecco perché scegliamo di comportarci così. Stiamo raccogliendo tutti i dati su quanto sta accadendo all’estero e per ora sembra che tutto avverrà in Norvegia». Il responsabile del fondo, però, ha lasciato una porta aperta per il tradizionale raduno autunnale a Livigno e in Val Senales ad ottobre.
Bjervig è poi convinto che quest’anno non sia troppo necessario allenarsi in quota, dal momento che il Mondiale di Oberstdorf si disputerà a 800 metri d’altezza. Diverso il discorso sarà l’anno successivo, quando a 1800 metri si assegneranno le medaglie olimpiche a Pechino: «Il processo di acclimatamento dobbiamo iniziarlo l’anno prossimo, allenandoci in altura prima del solito» ha spiegato Bjervig.