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Sci di fondo

Fondo – Ha preso il via il progetto “Bergamo Nordico c’è”; Vanini: “Partiti con il piede giusto, i giovani erano motivatissimi”

È partito con il piede giusto il progetto “Bergamo Nordico c’è”, fortemente voluto da Renato Pasini e Corrado Vanini, che hanno trovato subito d’accordo Fausto Denti, Presidente del Comitato Provinciale FISI Bergamo, che con grande piacere ha sposato l’iniziativa. L’idea è quella di riunire i giovani degli sci club della provincia bergamasca in alcune giornate di test, in modo da incontrarsi e confrontarsi.

Martedì mattina, quindi, presso la pista di atletica Saletti, a Nembro, i giovani atleti bergamaschi hanno effettuato test di corsa sui 3000 metri, con gli allenatori a prendere i tempi ogni mille metri per osservare la gestione dello sforzo. Oltre a Renato Pasini, del CS Carabinieri, e Corrado Vanini, erano presenti anche i tecnici responsabili dei vari sci club partecipanti, ma anche due allenatori del Centro Sportivo Esercito, Sergio Bonaldi e Fabio Pasini. Presente poi anche l’azzurra Martina Bellini, cresciuta nello Sci Club 13 Clusone, oggi atleta del Centro Sportivo Esercito e della nazionale “Milano Cortina 2026”, un autentico esempio di come dalla provincia bergamasca si possa ancora irrompere nel panorama nazionale e internazionale.

Come già scritto, è stata tanta la partecipazione, con ben 17 giovani presenti. Lo Sci Club Gromo ha partecipato con Mirco Bonacorsi, Dedise Dedei, Diego Giudici, Dario Negroni, Martina Bonacorsi, Mirko Morstabilini e Flavio Santus. Lo Sci Club Schilpario era rappresentato da Lucia Isonni e Daniele Pizio, mentre l’Ardesio aveva Alessia Bonadei l’UBI Banca Goggi la giovane Flavia Epis. Presente anche l’UnderUp con Davide Mazzocchi, mentre il 13 Clusone aveva Giulia Negroni, Sara Santus, Emanuele Bertocchi, Mirco Bignamini, Davide Negroni e Simone Giudici. Presenti anche gli allenatori dello Sci Club Roncobello.

Particolarmente felice Corrado Vanini, allenatore responsabile della squadra di fondo del Comitato Alpi Centrali, che ha visto partire subito bene il progetto da lui ideato con Renato Pasini: «Sono veramente felice, non mi aspettavo una risposta del genere. Sapete, è nato tutto al bar, quando io e Renato abbiamo avuto l’idea di unire le forze della nostra provincia, cercando di motivare gli atleti con questi incontri test. Abbiamo quindi organizzato una video conferenza con il Presidente Denti e alcuni allenatori, riscontrando subito dei pareri molto positivi. Quando poi c’è stata la videoconferenza conclusiva della passata stagione, mi è stata chiesta un’opinione sulla stagione dal punto di vista di chi era all’interno del Comitato Alpi Centrali. Io ho sottolineato quanto si noti la maggiore unità da parte delle altre località lombarde rispetto alla nostra. Così ho proposto l’idea mia e di Renato: fare dei testi ogni 15 o 20 giorni. Infatti non avevamo intenzione di organizzare dei ritrovi, secondo noi poco motivanti, ma delle giornate in cui i giovani possano avere un confronto, guardare gli altri e magari trovare spunti e motivazioni per migliorarsi. Oggi si è capito che questa iniziativa funziona, perché i ragazzi erano motivati, hanno risposto bene fisicamente e mentalmente agli stimoli che gli abbiamo proposto. Abbiamo messo da parte i campanilismi».

Non solo test sulla corsa, l’idea di Vanini e Pasini è anche quella di lavorare sulla tecnica, in particolare la scivolata spinta, per poi chiudere la giornata con un test: «Oggi i giovani si sono sfidati sui tremila, ma nell’incontro del 18 agosto abbiamo intenzione di far lavorare tutti gli atleti presenti sulla scivolata spinta, utilizzando skiroll identici per tutti. Abbiamo notato che in Italia c’è ancora molto da lavorare su questo aspetto e abbiamo tecnici validi per farlo come Renato, ma anche Fabio Pasini, Sergio Bonaldi e gli altri. Quindi faremo prima la tecnica e poi dei test, almeno li teniamo sempre altamente motivati. Mi piacerebbe poi, se ci riusciamo, viste le difficoltà legate all’emergenza covid-19, fare dei test sul lattato, una cosa che tanti di questi ragazzi non hanno mai provato. Pensate però la soddisfazione e le motivazioni in più quando vedranno che grazie all’allenamento possono migliorare le proprie prestazione e spendere anche meno energie».

Vanini ha svelato di essere stato contattato anche dello Sci Club Primaluna, della provincia di Lecco, ma in una giornata è stato impossibile ottenere tutti i permessi necessari vista la situazione straordinaria. Ma sicuramente per i giovani lecchesi ci sarà spazio alla prossima occasione. Infine è passato anche il presidente dell’ASD Atletica Saletti, Alberto Bergamelli, che è rimasto molto colpito dagli atleti presenti. Insomma, via ogni campalinismo, lo sci nordico bergamasco è ripartito assieme.

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