Mettere d’accordo e accontentare tutti è sempre qualcosa di difficile, nella politica e anche nello sport. Così, anche la modifica del programma dell’ultima tappa della Coppa del Mondo di biathlon, con l’introduzione, nella tappa di Oslo, di una pursuit al posto della contestatissima super sprint, non ha trovato tutti d’accordo.
Il biatleta norvegese Vetle Sjåstad Christiansen, in un’intervista rilasciata a NRK, ha apertamente criticato la scelta dell’IBU: «Avevamo saputo che ci sarebbe stata una super sprint – ha affermato l’atleta – e noi atleti non eravamo così negativi in merito a questo. Penso sia un po’ strano che non si voglia rendere il biathlon ancora più eccitante». Secondo Christiansen, l’IBU è stata poco coraggiosa: «Non riesco proprio a capire come si possa decidere di tornare indietro ora. Lo trovo un po’ vigliacco, devo onestamente ammettere».
L’atleta della nazionale norvegese ha poi proseguito nella sua analisi, spiegando per quale motivo era d’accordo con l’introduzione di questo format di gara: «Nel biathlon abbiamo un pubblico anziano, sono soprattutto le persone più in là con gli anni a seguire questo sport, quindi penso che sarebbe stato bello introdurre un nuovo format molto eccitante per catturare un pubblico giovane. Penso che sarebbe stata la cosa giusta da fare». Christiansen è però consapevole di cosa abbia spinto l’IBU a tornare indietro: «Penso che i big abbiano paura che una gara del genere possa influenzare la Coppa del Mondo, perché un episodio potrebbe cambiare un’intera stagione».
Uno dei più critici all’uscita del calendario era stato però un compagno di Christiansen, Johannes Bø, che ha ribadito il suo concetto: «Vorrei che avessero inserito la super sprint nel weekend di apertura a Kontiolahti, senza però assegnare punti di Coppa del Mondo. Da lì si poteva vedere come questo format di gara possa influire sull’andamento della Coppa del Mondo».
Infine il membro dell’IBU, Tore Bøygard, ha spiegato la scelta della federazione, rispondendo a Christiansen: «Il Comitato Tecnico e l’IBU hanno ascoltato gli atleti stessi. Non capita raramente che un programma venga modificato dopo alcune discussioni. Non direi che sia stata una decisione codarda. La super sprint sta arrivando ed è un format che sarà entusiasmante e difficile. Probabilmente dipende dall’atleta a cui poni la domanda e avrai delle risposte totalmente diverse. Ricordo che Johannes Bø non era molto contento di questo format».
