È entrato nella famiglia FISI soltanto nel 2016 e in pochi anni sta ottenendo sempre maggiore considerazione, grazie soprattutto agli ottimi risultati conquistati dagli atleti azzurri. I titoli mondiali vinti da Emanuele Becchis, Francesco Becchis e Matteo Tanel, le tante medaglie delle gemelle Bolzan e Alba Mortagna, i bellissimi risultati di Chiara Becchis e Alessio Berlanda, anche le medaglie vinte da alcuni fondisti come Lucia Scardoni o Mattia Armellini, e lo scorso anno le coppe di cristallo conquistate da Matteo Tanel, vincitore della classifica assoluta maschile, e Laura Mortagna, vincitrice della classifica juniores femminile.
Proprio quest’ultima ha avuto recentemente un’altra bella soddisfazione, che rappresenta un grande passo avanti per lo skiroll, dal momento che è stata tesserata da aggregata dalle Fiamme Oro. Una bellissima notizia per Laura Mortagna, che ha risposto alle nostre domande nell’intervista che segue, e tutto lo skiroll italiano.
Ciao Laura. Sei stata recentemente tesserata dalle Fiamme Oro, una bella notizia per te.
«Grazie all’ottimo lavoro svolto dal direttore tecnico Michel Rainel e l’allenatore Emanuele Sbabo si è aperta questa nuova possibilità per lo skiroll di collaborare con i corpi militari. Io sono la prima atleta ad essere stata tesserata, grazie alle Fiamme Oro e la Polizia di Stato che mi sta dando questa opportunità. Sono molto contenta. In caserma sono stata accolta benissimo, tutti sono stati molto disponibili con me. Anche perché per me era tutto nuovo. Riceverò il loro supporto e correrò con la divisa delle Fiamme Oro per tutta la stagione. Avrò anche la possibilità di usufruire delle strutture di Moena, dove potrò recarmi alcuni giorni. Per quanto riguarda la preparazione, seguirò ancora il programma del mio allenatore, Emanuele Sbabo».
Una bella soddisfazione, ma forse da una parte anche una responsabilità essendo l’unica della squadra azzurra ad essere tesserata da un corpo sportivo.
«Sono consapevole che è anche una bella responsabilità, perché devo aprire le porte, spero, anche agli altri skirollisti nei prossimi anni. Per tutti noi è una bella novità».
Il tuo tesseramento nelle Fiamme Oro certifica la crescita avuta dallo skiroll negli ultimi anni?
«Significa che grazie al lavoro svolto dalla nazionale azzurra negli ultimi anni, stiamo crescendo noi come gruppo e lo skiroll come considerazione. La nostra è una disciplina che si sta sviluppando molto in questi anni e merita considerazione. È quindi una notizia positiva che i corpi sportivi, in questo caso la Polizia, si interessino alla crescita del nostro sport, un bel segnate per tutti quanti. Le cose stanno cambiando».
Purtroppo, a causa dell’emergenza covid-19, è in forte dubbio la vostra stagione. Con quante motivazioni ci si allena per preparare un’estate così incerta?
«Sicuramente è più complicato farlo senza degli obiettivi stabiliti e con questa incertezza. Da parte mia, però, ho sempre continuato ad allenarmi e lo sto facendo bene. La situazione è particolare per tutti, ma bisogna mantenere costanza e impegno. Anche se non sappiamo oggi quale possa essere l’obiettivo principale della stagione o una data definitiva, dobbiamo ugualmente allenarci bene».
Skiroll ma non solo, visto che nella passata stagione hai deciso di lasciare lo sci di fondo per il biathlon. Come hai maturato questa decisione?
«Fin da bambina mi è sempre piaciuto come sport, guardavo spesso le gare in tv, ma non l’ho mai provato seriamente. Lo scorso autunno, dopo aver vinto la Coppa del Mondo di skiroll, ho deciso di buttarmi in questa sfida, ho iniziato a sparare seriamente con la calibro 22 e mi è piaciuto moltissimo. Mi sono divertita tanto nelle gare della passata stagione, per me era tutto nuovo. Mi piace come disciplina e proverò a fare bene anche lì».
Il primo anno com’è andato?
«Abbastanza bene, alla fine sono partita senza alcuna aspettativa e sono stata la migliore veneta nei risultati. Posso dirmi contenta. Ora spero di costruire una base più solida al tiro e da lì migliorare, anche perché ci sono atlete di altissimo livello».
Cosa ti piace del biathlon?
«Secondo me è più emozionante rispetto al fondo, perché se ti comporti bene al poligono, puoi fare risultato anche quando non sei al massimo della forma. Poi mi piace la sua imprevedibilità, in pochi secondi può cambiare tutto».
Tornando allo skiroll e al tuo tesseramento nelle Fiamme Oro; c’è qualcuno in particolare che vuoi ringraziare?
«Senza dubbio, come ho già detto, ringrazio Rainer e Sbabo della nazionale. Inoltre vorrei dire grazie allo Sci Club Valdobbiadene e al suo responsabile Paolo Munari, per avermi sempre seguita. L’appoggio dello sci club mi ha aiutato a crescere, senza di esso non avrei ottenuto questi risultati. Aggiungo anche lo Sci Club Montebelluna con il quale ho iniziato muovendo i miei primi passi. Infine voglio dire grazie anche a mia sorella Alba, perché siamo cresciute assieme e lei è sempre stata un punto di riferimento per me. Senza il suo aiuto e gli stimoli che mi ha dato, non avrei avuto avuto una crescita così costante nel mio percorso».