Allo Stelvio è iniziata ufficialmente l’avventura delle nazionali azzurre di sci di fondo, dove a partire da lunedì sono al lavoro la Squadra A di Stefano Saracco, insieme ai gruppi femminile e maschile “Milano Cortina 2026”, allenati rispettivamente da Renato Pasini e Fulvio Scola.
L’allenatore bergamasco continua quindi a seguire Francesca Franchi, Martina Bellini e Cristina Pittin, che tanto sono cresciute sotto la sua guida negli ultimi due anni, ma dirige anche la giovane 2000 Nicole Monsorno, e le due esperte, nonostante la giovanissima età, Caterina Ganz ed Anna Comarella. Dopo mesi di stop a causa dell’emergenza Covid-19, Pasini ha espresso a Fondo Italia la propria soddisfazione per aver iniziato la preparazione direttamente dalla neve, ringraziando di questo la FISI: «Il primo raduno sta andando alla grande – ha affermato l’allenatore del Centro Sportivo Carabinieri – stiamo sciando benissimo. Le condizioni meteo non sono delle migliori, ma per un fondista non è un problema, perché in questi giorni c’era un po’ di nebbia ma la pista era ottima. Ora sta arrivando anche il sole, quindi va anche meglio. Ci hanno preparato una pista di cinque chilometri perfetta, in quanto ci sono tutte le difficoltà tecniche che cerchiamo. Le ragazze si stanno allenando bene. Per questo motivo ci tengo a ringraziare la FISI, in particolare il presidente Roda, che ci ha messo la faccia per organizzare questo raduno. In un momento di difficoltà come questo, a causa dell’emergenza covid-19, essere già a giugno sugli sci è per noi molto importante. Ci stiamo allenando bene ed è positivo il lavoro che stiamo svolgendo».
Il gruppo Milano Cortina 2026, come dice il nome stesso, guarda ovviamente alle Olimpiadi italiane. Ma anche tra i giovani, non tutti gli atleti sono allo stesso punto del proprio percorso di crescita. Per questo motivo si è deciso di affidare a Scola e Pasini, atleti e atlete che possono e devono puntare anche agli obiettivi intermedi, mentre Paredi guiderà coloro che devono fare ancora quello step necessario per aspirare a questi palcoscenici. Pasini sottolinea questo concetto: «È un progetto a lungo termine, il nostro mirino è certamente puntato all’Olimpiade in casa, ma prima ci sono degli appuntamenti intermedi che sono di pari importanza, come i prossimi Mondiali di Oberstdorf e l’Olimpiade di Pechino. Anche le sei ragazze del mio gruppo, in questo senso, vanno suddivise in due piccoli sottogruppi, in quanto tre di loro sono ancora Under 23 e tra gli obiettivi hanno pure i Mondiali di categoria».
L’allenatore del CS Carabinieri si sofferma quindi sulle sei ragazze che allenerà in questa stagione: «Ho un bel gruppo, abbiamo idee ed obiettivi chiari, pur essendo partiti con un progetto seminuovo. Le ragazze sanno cosa chiediamo loro e sono consapevoli di cosa vogliono. Credo che possiamo fare bene, sia io che le ragazze siamo convinti delle potenzialità di questo gruppo. Poi sono consapevole che sarà comunque un’avventura difficile. Sono orgoglioso di aver ricevuto questo incarico, so che il percorso non sarà facile, ma come ho sempre fatto darò il cento per cento. È la mia indole, così ho affrontato il mio lavoro quando ho allenato il Comitato FISI Alpi Centrali, la squadra del CS Carabinieri e quella Under 23 femminile. Ciò mi ha sempre dato un riscontro positivo, soprattutto da parte degli atleti, perché il risultato è importante, ma far vedere che ci metti anima e dai il cento per cento va oltre di esso. Poi è chiaro, ai vertici serve quest’ultimo, è ciò che ci chiedono il presidente, la direzione agonistica e tanti altri, quindi so che dobbiamo cercare e ottenere il risultato, ma è lo stesso che vogliono atleti e atlete, che si allenano e faticano per quello».
Fino a pochi mesi fa Anna Comarella e Caterina Ganz si allenavano con atlete più esperte come Lucia Scardoni e Greta Laurent, che oggi sono però nel gruppo di Saracco. Alcuni credono che averle separate dalle altre due potrebbe avere un impatto negativo sul loro lavoro, ma Pasini è convinto sia stata trovata una soluzione più che adeguata: «Abbiamo pensato a questa problematica, quando è stata fatta questa scelta puntando il mirino sull’Olimpiade di casa. Certamente Anna e Caterina hanno nel loro cervello anche degli obiettivi a breve termine. Per questo motivo abbiamo deciso che i gruppi mio e di Scola faranno gran parte della preparazione insieme agli atleti di Steo (Stefano Saracco). In questo modo le mie atlete potranno fare tanto lavoro con le altre ragazze. Sarà utile a entrambi i gruppi, perché anche a Greta Laurent e Lucia Scardoni sarà utile avere un certo tipo di confronto in determinati lavori. Alla stessa maniera, alle atlete più giovani, come Monsorno, Bellini e Pittin, servirà molto allenarsi con Comarella, Ganz e Franchi, ma anche con l’esperienza di delle due atlete del gruppo di Saracco».