Passo dello Stelvio la casa dello sci nazionale. Si tinge ancora di più di azzurro il comprensorio sciistico del Passo dello Stelvio dove sugli oltre 20 km di piste di sci alpino tra Livrio, Nagler, Geister, da lunedì anche lo sci di fondo italiano troverà il suo habitat naturale. A quota 3200 metri slm, in località Livrio è già predisposto il classico anello di fondo, un 5 km di serpentone dove “l’altitude training” trova la sua essenza.
Per questo primo raduno stagionale, il dt Marco Selle ha convocato la Squadra A ed anche gli atleti dei gruppi Milano Cortina 2026 allenati da Renato Pasini e Fulvio Scola. Saranno quattro uomini e una donna i membri della Squadra A presenti sotto la guida dell’allenatore responsabile Stefano Saracco. Si tratta di: Federico Pellegrino, Francesco De Fabiani, Giandomenico Salvadori, Maicol Rastelli e Greta Laurent. Sarà invece assente Lucia Scardoni. Del gruppo Milano-Cortina 2026 fanno parte invece: Anna Comarella, Caterina Ganz, Francesca Franchi, Martina Bellini, Cristina Pittin, Nicole Monsorno, Stefan Zelger, Michael Hellweger, Paolo Ventura, Simone Daprà, Lorenzo Romano, Luca Del Fabbro e Davide Graz.
«La nostra stagione parte dal Passo Stelvio, e questo grazie alla collaborazione nata tra il Presidente federale Flavio Roda ed il direttore degli impianti Sifas Umberto Capitani, di concedere alle squadre FISI la struttura del Livrio – commenta il direttore tecnico della nazionale italiana di sci di fondo, Marco Selle -. Questa è una situazione ideale per noi, in quanto so che le condizioni del ghiacciaio sono buone e non è di certo la prima volta che la nostra preparazione estiva sugli sci parte da questa località. Spesso sciavamo nella pista ai piedi del Passo, quest’anno saremo ancora più in alto ma la cosa non provocherà un grande cambiamento».
Programmazione federale stravolta causa Covid-19 anche per il fondo italiano azzurro: «Certo la pandemia di Covid-19 ci ha naturalmente creato non pochi problemi logistici e organizzativi. Rispettare i vari decreti governativi implica un certo sforzo ma il problema sussiste per tutti e in tutti i campi». Squadre nazionali in parte rivoluzionate: «Abbiamo dato un assetto ai nuovi gruppi azzurri puntando su pochi uomini in squadra A con un solo allenatore per puntare dritto a risultati immediati. Con i giovani invece, creando il gruppone Milano-Cortina 2026, abbiamo ragionato un po’ più a lungo termine inserendo quegli atleti/e che attualmente vanno dai 20 ai 25 anni e cha tra 6 anni saranno nel pieno della loro maturità sportiva. Questo gruppo è davvero nutrito, abbiamo cambiato anche diverse figure all’interno dello staff tecnico, ci auguriamo che la scelta paghi. Dopo il raduno dello Stelvio andremo ad Anterselva, poi staremo alla finestra per capire come si evolverà la situazione Coronavirus. La programmazione in tal senso avrà una cadenza mensile, nell’attesa di capire anche quando partirà la stagione internazionale invernale. Insomma in questo periodo è tutto un “work in progress” noi ci adattiamo come tutto il mondo sportivo».
Fondo – Verso lo Stelvio, il dt Marco Selle: “Programmazione mensile per adattarci alla situazione”
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