Due presenze in Coppa del Mondo, a Davos ed Oberstdorf, alcuni buonissimi piazzamenti in OPA Cup, dove ha anche sfiorato il podio nel suo Piemonte, a Pragelato, un titolo italiano Under 23 e un podio assoluto sempre agli Italiani di Gromo. Dopo una stagione 2019/20 molto positiva, Lorenzo Romano riparte dalla squadra Milano-Cortina 2026, che a partire da lunedì sarà al Passo dello Stelvio per il primo raduno stagionale insieme alla squadra A.
Il fondista del CS Carabinieri, che ha compito 23 anni pochi giorni fa, sta scalpitando: «L’attesa è finita, finalmente si comincia – ha affermato l’azzurro all’ufficio stampa del Comitato FISI AOC – e lo si fa anche bene. Partiamo subito sulla neve, insieme alla Squadra A, un’ottima notizia per noi perché torniamo ad allenarci sugli sci. Purtroppo, a causa di quanto accaduto in questi mesi, non abbiamo avuto la possibilità di sciare in primavera, come hanno invece fatto gli atleti delle altre nazioni, in particolare del Nord Europa. Un bel vantaggio per gli altri, perché è importante fare ore sugli sci anche in questo periodo. Grazie alla FISI potremo utilizzare la pista dello Stelvio solo per noi ed allenarci bene. Sarà faticoso, ma è importante ogni tanto fare degli allenamenti in quota e sfruttare al meglio i tremila metri per una settimana. Inoltre, nonostante le norme rigide di limitazione a causa dell’emergenza coronavirus, avrò l’occasione di sciare al fianco dei big del fondo azzurro come Pellegrino e De Fabiani. Ottima cosa confrontarmi con loro e anche con i miei compagni di squadra della nazionale, visto che qui in zona sono abituato ad allenarmi da solo».
Per Romano sarà anche l’occasione di conoscere più approfonditamente il suo nuovo allenatore, Fulvio Scola, dopo essere stato seguito negli ultimi tre anni da Luciano Cardini, allenatore dell’Under 23: «Nel corso della prossima settimana avrò il mio primo impatto con il mio nuovo allenatore, Fulvio Scola. Sarà un ottimo modo per imparare a conoscerlo e iniziare a lavorare insieme. Per ora ci siamo sentiti soltanto per telefono e ho avuto un’ottima impressione da lui. Ci tengo, però, a ringraziare Luciano Cardini per il lavoro che abbiamo fatto assieme in questi tre anni».
Il carabiniere cuneese è entrato nel gruppo “Milano Cortina 2026”, del quale fanno parte gli azzurri sui quali la FISI punta in vista dei Giochi italiani che si svolgeranno tra sei anni. A loro viene anche richiesto di farsi già trovare pronti per la Coppa del Mondo e nei grandi eventi delle prossime stagioni: «Questa squadra ha un nome importante – ha ribadito Romano – ciò è allo stesso tempo un onore e una responsabilità, in quanto significa che la FISI punta su di me in ottica futura, come ha già fatto negli ultimi cinque anni. Sono ormai tante stagioni, prima negli Juniores e successivamente nell’Under 23, che mi alleno con Daprà, Del Fabbro, Coradazzi e dopo anche Ventura, siamo un gruppo consolidato. È bello far parte di un progetto a lungo termine con delle ottime credenziali alla base, nel quale abbiamo anche degli obiettivi a medio termine, come Mondiali e Olimpiadi di Pechino. Ma soprattutto dovremo essere presenti il più possibile in Coppa del Mondo, al fianco degli atleti della Squadra A. Bisogna riuscire a farsi trovare pronti per ricevere più convocazioni e abituarsi a questo livello».
La prossima stagione è piena di incertezze a causa dell’emergenza coronavirus, che potrebbe portare numerosi cambiamenti al calendario. Romano non si preoccupa: «In questo momento sono tranquillo e rilassato, concentrato soltanto sul lavoro che devo fare, perché non sono certo io a poter cambiare la situazione. Il mio unico pensiero è allenarmi al meglio senza alcuna distrazione, tanto che se mi dicessero di partire per il raduno già oggi, andrei immediatamente. Sono consapevole che nel corso della stagione dovremo essere flessibili, soprattutto in estate. Cerco di non farmi distrarre dalla cosa».
Un anno fa Romano in primavera era partito per l’Islanda, dove aveva continuato a sciare partecipando anche a una 50km. L’ultima primavera è stata ben diversa, eppure il carabiniere azzurro guarda il bicchiere mezzo pieno: «Si, mi è mancato andare sulla neve, ma non sono rimasto fermo. Anzi, appena terminato il lockdwon ho fatto una corsa di 43 km, la Marathon Trail delle Cinque Madonne votive di Demonte, in provincia di Cuneo». Con partenza e arrivo a Demonte, Romano ha toccato i vertici di una croce, composta dalle Madonne del Pino, del Ronvello, del Colletto e dei Boschi, in un anello che interseca il suo asse principale proprio alla Consolata di Festiona. È stato qualcosa di simbolico e in un certo senso propiziatorio nel periodo di pandemia da coronavirus, in quanto l’azzurro ha ripercorso i celebri luoghi della preghiera durante la peste del ‘600.