Ha tanta voglia di far bene Daniele Serra, dopo una stagione 2019/20 della quale può ritenersi soddisfatto per continuità, avendo ottenuto le sue migliori prestazioni in carriera in OPA Cup, ma nella quale non è riuscito però a trovare gli exploit che gli avrebbero consentito di tornare in Coppa del Mondo. Così il classe 1996, arruolato lo scorso autunno dal Centro Sportivo Esercito, ha ripreso ad allenarsi con ancora maggiore determinazione non appena si è potuto: «Ho già ripreso a pieno regime – ha affermato Serra all’ufficio stampa del Comitato FISI AOC – faccio alcuni allenamenti sugli skiroll, ma soprattutto tanta corsa, palestra, camminate e in particolare bici. Anche l’allenamento fa parte della mia grande passione, non vedo l’ora di tornare ad allenarmi anche domani». Non facendo parte della nazionale azzurra, Serra preparerà la prossima stagione con la squadra di sede del Centro Sportivo Esercito, anche se dovrà aspettare prima di poter fare raduni con i suoi colleghi: «Il mio allenatore Sergio Bonaldi mi sta preparando settimanalmente il programma di allenamento. Inoltre dal mese di luglio riprenderemo anche gli allenamenti collegiali con gli accorcigmenti necessari in base all’evolversi della situazione».
Il fondista cuneese pretende sempre molto da se stesso, così, nonostante abbia ottenuto i suoi migliori risultati internazionali, non è soddisfatto fino in fondo della stagione passata: «Non so bene come giudicarla. Ho sicuramente disputato delle buone gare in OPA Cup, nella quale, se si esclude la tappa di Pokljuka dove ho sofferto parecchio, sono sempre andato molto bene, in particolare a St. Ulrich e Tarvisio. Purtroppo ciò non è bastato per guadagnarmi la convocazione in Coppa del Mondo, il mio obiettivo stagionale. Le gare italiane, invece, non sono andate altrettanto bene. Purtroppo gli Italiani di Gromo prevedevano solo una sprint in classico e una 15km in skating, non i miei due format di gara ideali. Tutto sommato la stagione posso giudicarla positiva, se considero in particolare la mia costanza di rendimento, ma purtroppo sono mancati quei picchi probabilmente necessari per guadagnarsi la convocazione in Coppa del Mondo».
L’atleta della Valle Maira ha quindi analizzato per bene la sua stagione, cercando di capire dove intervenire per migliorare ancora e raggiungere il prossimo anno i suoi obiettivi: «Ho ragionato tanto nel corso di questi mesi, cercando di capire come mai mi sono mancati dei picchi di prestazione. Forse credo ciò sia dovuto alla mancanza di ore d’allenamento nel periodo invernale. In estate, quando faccio 26 ore settimanali, mi sembra di volare. Ricordo alcune settimane in ghiacciaio, nelle quali stavo bene e andavo veramente forte nei test con gli altri.. Forse in inverno si riducono troppo le ore di allenamento, appena 12, anche a causa dei viaggi e i continui spostamenti. In teoria scaricando dovresti andare più forte, ma nel mio caso si verifica l’opposto. È comunque difficile riuscire a fare tante ore in inverno, quindi dovrò ragionare bene, insieme al mio allenatore, come programmare la prossima stagione. Magari potrei svolgere delle settimane di carico a Natale e a febbraio, prima dell’ultima fase della stagione».
La FISI ha inserito una nuova squadra, formata da atleti dal ’95 al 2000, denominandola “Milano Cortina 2026”, segno che si punta su fondisti dell’età di Daniele Serra, che ovviamente vuole riprendersi un posto in nazionale. «Il fatto che si punti su atleti della mia età rappresenta certamente uno stimolo in più. A dir la verità, però, non sto pensando troppo alle Olimpiadi del 2026, perché credo di dover guardare innanzitutto alle prossime, visto che quando si disputerà l’evento in Italia avrò trent’anni. Dall’altra parte è anche vero che noi fondisti abbiamo spesso una carriera lunga, soprattutto noi italiani riusciamo a ottenere i migliori risultati attorno ai trent’anni o anche dopo».
Grazie all’arruolamento nel Centro Sportivo Esercito, per la prima volta Serra sta affrontando la preparazione senza le preoccupazioni di un futuro incerto, potendo così concentrarsi soltanto sul lavoro. «L’arruolamento mi ha dato qualcosa in più anche sotto questo aspetto. Ho notato che sto riuscendo ad allenarmi meglio, mi sento più tranquillo e ciò mi aiuta a lavorare bene. L’arruolamento era un obiettivo che avevo fissato da anni e sono riuscito a centrarlo, grazie all’Esercito che ha avuto fiducia in me. Senza di esso sarebbe stato difficile continuare e non gettare la spugna. Ora mi concentro e guardo avanti verso nuovi obiettivi, che voglio raggiungere per me e per ripagare l’Esercito dell’aiuto».
I tanti dubbi sul calendario della prossima stagione, che rischia di essere fortemente condizionata dall’emergenza coronavirus, non sembrano comunque distrarre Daniele Serra, che guarda soltanto al lavoro che deve fare per migliorarsi: «Non sono preoccupato per la sorte della stagione, non posso permettermi di farmi distrarre da cose esterne che non posso controllare. Guardo a me stesso e al lavoro da fare per raggiungere i miei obiettivi. So di voler migliorare sempre in ogni aspetto ed essere competitivo in ogni format di gara. Ho visto che quanto fatto lo scorso anno non è bastato, allora cercherò di fare ancora di più, per migliorare pure in quei format, come sprint in classico e distance in skating, nei quali oggi sono più indietro».