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Sci di fondo

Johaug correrà i 10000 ai Bislett Games: la sua sfida è scendere sotto il minimo per i Mondiali

È arrivata oggi la conferma della partecipazione di Therese Johaug a una particolarissima edizione dei Bislett Games, meeting di atletica leggera in programma ad Oslo, inserito nel calendario della Diamond League, che quest’anno a causa delle limitazioni per il covid-19 non si svolgerà regolarmente. Si è così deciso di organizzare un evento aperto agli atleti locali, che affronteranno alcune sfide difficili. Da qui il nome dell’evento “Impossible Games”.

Nella conferenza stampa di martedì è stato svelato che, il prossimo 11 giugno, Therese Johaug gareggerà da sola sulla distanza dei 10mila metri. Un obiettivo molto difficile quello proposto alla campionessa dello sci di fondo, che dovrà correre in 31’50”00, tempo minimo richiesto per la qualificazione ai prossimi Mondiali. Un’impresa non facile, se si considera che Johaug corse lo scorso anno in 32’20”87 quando vinse la medaglia d’oro ai Campionati Nazionali, qualificandosi per gli Europei. Se anche dovesse riuscirci, il fenomeno del fondo non sarebbe qualificata per i Mondiali di atletica leggera, in quanto sono stati spostati al 2022, dal momento che le Olimpiadi di Tokyo sono state ritardate di un anno.

«È un tempo di 30” più basso rispetto a quello che corsi l’anno scorso – ha sottolineato Johauge quella fu una gara molto buona. Quindi sarà dura, ma penso di avere un po’ di tempo per prepararla. Allo stesso tempo sarà anche molto divertente».

Proprio grazie al grande risultato ottenuto lo scorso anno nell’atletica leggera, Johaug è stata candidata al premio Egebergs. Alcuni, però, contestano la sua candidatura per la squalifica arrivata nel 2016 per aver violato le norme antidoping: «Come in ogni cosa – ha affermato Johaug a NRKci sono quelli che sono a favore e i contrari. Questa è la mia storia. Mi piace indossare le scarpe da atletica e correre in pista, come mi piace indossare gli sci da fondo, sciare ed evolvermi come atleta. Questo è ciò che mi ha portato fin qui e per me è la cosa più importante. Per me la cosa più importante è la gioia che mi dà lo sport e svilupparmi sempre come atleta».

Anche la sua ex compagna Bjørgen, interpellata da NRK, è intervenuta sull’argomento: «Il suo caso è completamente diverso dagli altri casi di doping. Ha ricevuto una sanzione, ma non ha violato volontariamente le regole. È stata aperta e onesta a riguardo. Penso che sia un modello fantastico, una fonte d’ispirazione per molti. I critici ci saranno sempre, questo lo capisco anche, ma penso che Therese meriti quel premio».

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