Mentre nel fondo una decisione definitiva verrà presa soltanto lunedì, il salto anticipa i tempi e nel proprio meeting ha stabilito che sarà vietato applicare prodotti fluorurati sotto gli sci. Un divieto che avrà inizio ufficialmente il 1 luglio 2020, ma in realtà durante il Grand Prix si vivrà una fase di transizione. Infatti la macchina per i controlli, che la FIS sta producendo in Germania, non è ancora pronta, quindi in estate mancherebbero i dispositivi di misurazione necessari. Insomma l’evento estivo – ammesso che si svolga regolarmente – sarà considerato una fase di transizione, mentre un controllo efficace lo si avrà, secondo la FIS, a partire dall’inverno 2020/21.
Il controllo degli sci sarà effettuato prima della gara. Se il dispositivo dovesse rilevare la presenza di fluoro, scatterà automaticamente la squalifica dalla competizione.
La FIS chiarisce che “il divieto si basa su una decisione dell’UE che ha vietato alcuni componenti del fluoro dal 1 luglio”. Si tratta del PFOA, che l’UE ha vietato con una legge stabilita quattro anni fa, dando un lungo periodo di tempo alle società di adeguarsi e trovare il modo di purificare il fluoro da questa sostanza. Cosa regolarmente accaduta. La FIS però aggiunge di “aver fatto un ulteriore passo avanti con il suo divieto totale di tutti i composti del fluoro”. In pratica nel messaggio afferma di essere andata oltre la legge dell’Unione Europea, proprio il punto più contestato dalle aziende che producono questi prodotti. La FIS chiude così: “Alcuni composti del fluoro sono sospettati di essere cancerogeni e non sono degradabili in natura”.