La nazionale svedese di fondo ha dato ancora fiducia ad Hanna Falk, che compirà 31 anni il prossimo 5 luglio. L’atleta originaria di Ulricehamn, dove dopo tanti anni è appena tornata a vivere con il suo compagno, è reduce da una stagione da incubo, nella quale è rimasta ferma a lungo per un’operazione all’ernia del disco. La vincitrice di quattro gare individuali in Coppa del Mondo è tornata quindi a gareggiare nella massima competizione mondiale proprio nel finale di stagione, nella sprint di Drammen, riuscendo anche a superare il taglio delle qualificazioni e andare a punti. Poi l’arrivo del coronavirus che ha troncato d’improvviso la stagione, non permettendole di partecipare allo Sprint Tour in Nord America.
Probabilmente Falk non si aspettava di ricevere un tale attestato di fiducia da parte dei tecnici del fondo svedese, che invece hanno deciso di puntare ancora su di lei. «Dopo l’intervento chirurgico è stato come ricominciare daccapo. Il primo obiettivo era intanto tornare alla normalità, non sentire dolore e riuscire a dormire. In autunno lo sport d’elite sembrava proprio lontano».
Eppure non si è arresa, ha ripreso ad allenarsi e ha fine stagione ha vinto una sprint FIS a Lycksele e raggiunto poi i quarti nella sprint di Coppa del Mondo a Drammen: «Forse ero tornata a gareggiare troppo presto, ma con il senno di poi sono contenta di averlo fatto, visto che non è più gareggiato».
La testa è già alla prossima stagione: «Sembra che le mie condizioni siano migliori rispetto agli anni passati, ora posso allenarmi senza sentire dolore. Spero che questo darà una nuova spinta alla mia carriera. Voglio tornare in cima alle classifiche, gareggiare per vincere e arrivare sul podio. Ciò mi motiva».
Si è parlato tante delle difficoltà nella gestione della squadra femminile, Hanna Falk ha detto la sua in merito: «È chiaro che i tanti cambiamenti dello scorso anno, in qualche modo avevano influenzato la squadra. Ora è bello che siano entrati Daniel Fåhraeus e Anders Byström, mi auguro sia una soluzione a lungo termine. Cosa penso della presenza di quattro allenatori come Magnus Ingesson, Stefan Thomson, Lars Ljung e Anders Högstrom? Al momento non sappiamo come sarà organizzato il lavoro e quali saranno i ruoli. Fa piacere ci sia Lars Ljung, è esperto in tecnologia e penso darà una spinta in più. La conferma di Thomson e Ingesson? Mi va bene, abbiamo avuto il nostro scambio di opinioni. Non abbiamo ancora concluso la pianificazione del lavoro, ma noi atleti vorremmo essere maggiormente coinvolti in questa fase. Sembra che sarà così».